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Cronaca
30.06.2017 - 18:440
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

“Una grandinata così devastante non la vedevo da un pezzo in Ticino…”. E i danni alle auto sono stati gravissimi: "Si va da un minimo di 2'000 fino a 10'000 franchi. In totale si possono stimare 20 milioni"

L'esperto di riparazioni Sergio Gobbi sulla mega grandinata che nella notte tra sabato e domenica della settimana scorsa ha investito in particolare il Pian Scairolo, parte della Collina d’Oro e di Pazzallo, e giù fino al Ponte Diga. Soltanto Allianz stima una spesa complessiva di 2 milioni e mezzo di franchi

LUGANO - “Una grandinata così devastante non la vedevo da un pezzo in Ticino…”. E di grandinate Sergio Gobbi è uno che se ne intende, avendo lavorato per 40 anni in una compagnia assicurativa e ricoprendo oggi l’incarico di Amministratore della Selsytem Swiss: una società che si occupa della riparazione con le tecniche più moderne delle auto “vittime” delle grandinate.

 

Ma torniamo per un momento alla mega grandinata che nella notte tra sabato e domenica della settimana scorsa ha investito in particolare il Pian Scairolo, parte della Collina d’Oro e di Pazzallo, e giù fino al Ponte Diga. Soltanto Allianz stima una spesa complessiva per le auto danneggiate di 2 milioni e mezzo di franchi. E Gobbi aggiunge: “Fare i calcoli non è difficile: complessivamente si può arrivare a una ventina di milioni”.

 

“Il tipo di danni che si è riscontrato - ci spiega l’esperto - è superiore alla media degli altri anni. Sono stati colpite un sacco di auto in modo grave, ho visto anche diversi parabrezza rotti. Le automobili che sono state “risparmiate” hanno come minimo 2’000 franchi di danni, ma si può tranquillamente arrivare a 10’000 nei casi peggiori”.

 

Già perché i danni possono essere molteplici: “Dalle lievi ammaccature a quelle forti, in cui viene rovinata anche la vernice della carrozzeria. E poi parabrezza ma anche i tettucci in vetro o in plexiglas, che diverse auto moderne hanno”.

 

Ma la grandine non colpisce, evidentemente, solo i singoli utenti. “Pensiamo ai parchi auto dei garage, in quella zona ce ne sono molti. Anche lì ci sono stati danni molto gravi. Da domenica mattina ho visto alcune centinaia di auto messe male…”.

 

“Il consiglio all’assicurato - prosegue il nostro esperto - è evidentemente quello di rivolgersi subito alla sua compagnia . Lì viene deciso se vale la pena riparare la macchina e che tipo di riparazione fare. Per chi invece non è assicurato è una bella tegola….ma di solito si tratta solo delle auto che hanno più di 7 anni di vita”.

 

E veniamo alle tecniche di riparazione: “La tecnica tradizionale prevede che l'auto venga riparata delle ammaccature con lo stucco e la riverniciatura, oppure con la sostituzione del pezzo, come ad esempio i cofani. Mentre la tecnica moderna - quella che utilizzano le aziende come la nostra - prevede di sistemare i “botti" della grandine con tecniche di pressione o con la colla. Tra il metodo tradizionale e una riparazione moderna c’è una differenza di prezzo che va dal 50-60%. Ma è chiaro che noi possiamo intervenire esclusivamente se non è rovinata la vernice. In caso contrario non c’è un’alternativa al metodo tradizionale”.

 

Tra i due metodi per le tasche dell’assicurato non cambia nulla. Ma è chiaro che facendo un discorso più generale, se le assicurazioni devono coprire danni multimilionari, i premi non potranno che continuare ad aumentare in futuro. Facendo un discorso più collettivo e generale, quindi, sarebbe buona cosa valutare il metodo più opportuno per far riparare la propria automobile.

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