CRONACA
Addio al ragionier Ugo Fantozzi. È morto a 84 anni Paolo Villaggio. Insieme a Totò è stato il più grande attore comico italiano, dando vita a personaggi e scene indimenticabili, dalla Corazzata Potemkin alla tragica partita tra scapoli e ammogliati... Nel
L'attore aveva 84 anni, era nato a Genova nel dicembre del 1932, e la sua morte è stata annunciata dalla figlia Elisabetta su Facebook: accanto a una foto del padre giovanissimo ha scritto: "Ciao papà ora sei di nuovo libero di volare"
ROMA – Il titolo potrebbe essere ‘Fantozzi va in paradiso’… È morto a Roma Paolo Villaggio, padre e interprete di quello che è sicuramente il personaggio più celebre e citato del cinema italiano: una sorta di suo avatar.

L'attore aveva 84 anni, era nato a Genova nel dicembre del 1932, e la sua morte è stata annunciata dalla figlia Elisabetta su Facebook: accanto a una foto del padre giovanissimo ha scritto: "Ciao papà ora sei di nuovo libero di volare".

È stato un grandissimo attore comico, perché i suoi film sono comicità allo stato puro e non commedie, grande quanto Totò. E come il principe Antonio De Curtis, ha inventato un personaggio indimenticabile, il suo ‘doppio’, il ragionier Ugo Fantozzi, narrato in una raccolta di racconti, e da lui interpretato in ben dieci film. Come Totò è stato prima ignorato da una critica sdegnosa e poi è stato celebrato e glorificato…

Dopo una fortunata carriera nel cabaret e in tivù (dove aveva interpretato il sadico professor Kranz e il sottomesso impiegato Fracchia), Villaggio entrò nel cinema nel 1970 con una parte in ‘Brancaleone alle Crociate’ di Mario Monicelli. Dopo il primo Fantozzi, diretto da Luciano Salce, si concentrò sul cinema nazional-popolare, dando vita a scene epiche, che sono entrate nel nostro immaginario collettivo e creando personaggi di contorno come la Signorina Silvani, la moglie Pina, la figlia Mariangela, il ragionier Filini, il geometra Luciano Calboni e tutta la schiera dei megadirettori galattici.

Come non ricordare la scena della Corazzata Potemkin, con la storica frase ‘è una cagata pazzesca!’, o le avventure a Capri con la Signorina Silvani, dove facendo sci nautico incoccia nei faraglioni, il suo ritrovamento in forma surgelata al mercato del pesce, la tragica partita tra scapoli e ammogliati su un campetto di periferia trasformato in una vasca di fango dalla pioggia, o le sue disavventure al campeggio con Filini, dove si ritrova impigliato in barca nel filo della canna da pesca e sotto il sole cocente ha visioni mistiche…

Ebbero meno fortuna, invece, altre varianti del suo repertorio comico, quali il ‘Professor Kranz tedesco di Germania’ e un paio di Fracchia diretti da Neri Parenti.

Villaggio ottenne il David di Donatello come miglior attore protagonista per il film di Fellini ‘La voce della luna’, il Leone d'Oro alla carriera (1992), e il Pardo d'onore a Locarno (2000).

Fu grande amico di Fabrizio De André, negli anni in cui erano ragazzini, un’amicizia da cui nacquero due canzoni memorabili come ‘Il fannullone’ e ‘Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers’, con testi di Paolo e musica di Fabrizio.

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