CRONACA
Niente cacche di pecore e capre sui sentieri della Morobbia... Galusero interroga il Governo e attacca il lupo: "È vero che gli allevatori hanno trasferito le greggi in Uri per sottrarle ai predatori? E che il trasferimento è sussidiato dal Cantone?"
Il deputato PLR: "In caso affermativo queste spese vengono computate nei costi causati dalla volontà del Governo, o del Dipartimento, di difendere il lupo a tutti i costi, o finiscono sotto la voce spese varie?"
foto: TiPress/Tatiana Scolari
BELLINZONA – “Nei giorni scorsi durante una gita in alta Valle Morobbia ho costatato l’assenza di escrementi di capre e pecore sui sentieri alpini notoriamente battuti da questi animali. Ho messo in relazione il tutto con la presenza di quasi una decina di lupi in quella regione”. Così attacca il deputato del PLR Giorgio Galusero, che firma oggi un’interrogazione al Consiglio di Stato, insieme al collega Franco Celio e a Germano Mattei, di Montagna Viva.

“Mi è stato riferito – continua Galusero - che alcuni agricoltori hanno scelto, loro malgrado, di trasferire le loro greggi nella Svizzera interna al fine di assicurarsi una possibilità di pascolo in tutta sicurezza”.

Chiede quindi al Governo se risulta che alcuni agricoltori ticinesi sono stati costretti dalla presenza del lupo a far pascolare le loro greggi nel Canton Uri, se è vero che lo Stato sussidia questi trasferimenti di animali e in caso affermativo se queste spese vengono computate nei costi causati dalla volontà del Governo, o del Dipartimento, di difendere il lupo a tutti i costi, o finiscono sotto la voce “spese varie”?

E ancora: “Quali saranno le conseguenze per le zone di montagna se, come è molto probabile, la presenza di questi predatori dovesse aumentare? E Come intende intervenire  il Governo per evitare questo stato di cose che mette in forse l’esistenza  stessa dell’agricoltura di montagna (tanto necessaria per mantenere pulite e vivibili queste zone discoste) e per evitare stressanti trasporti per questi animali che invece meritano di poter pascolare indisturbati sui nostri monti?”.

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