LUGANO – Come volevasi dimostrare. O in altre parole: come da copione: è fallimento. E per circa 250 dipendenti c’è il licenziamento collettivo. Il destino della Darwin, storica compagnia aerea ticinese, sembrava non solo segnato ma anche già scritto fin da quando, qualche settimana fa, i rappresentanti della nuova proprietà, riconducibile a un fondo di investimento tedesco, hanno annunciato – lasciando tutti di stucco, a iniziare dalle autorità e dai vertici di Lugano Airport - che non c’erano più soldi e che si trovavano costretti a portare i bilanci in Pretura e a chiedere una moratoria concordataria.