CRONACA
Rien ne va plus... Il Football Club Locarno è definitivamente fallito. Lo ha deciso il Tribunale. Il presidente Michele Nicora: "Non posso più fare niente. È finita". Giorgio Ghiringhelli: "Sono triste e deluso. La colletta stava andando bene"
Le promesse di versamento per circa 85mila franchi raccolte da Giorgio Ghiringhelli non sono bastate a convincere i giudici a revocare il fallimento decretato dalla Pretura di Locarno e nemmeno o ottenere l'effetto sospensivo
foto: TiPress/Alessandro Crinari
LOCARNO – Questa volta è finite davvero. Senza più nemmeno le speranze di altri ricorsi o di una colletta che, comunque, non avrebbe colmato il buco finanziario in cui è sprofondata la società. Il Football Club Locarno non c'è più. La fine è stata decretata dalla Camera di esecuzione e fallimenti del Tribunale d’appello. È stato il presidente Michele Nicora a comunicare questa sera la notizia allo staff e ai pochi giocatori che si sono presentati per la ripresa degli allenamenti allo stadio del Lido.

Le promesse di versamento per circa 85mila franchi raccolte da  Giorgio Ghiringhelli non sono bastate a convincere i giudici a revocare
 e nemmeno o ottenere l'effetto sospensivo.

“Ho ricevuto oggi la comunicazione, non posso più fare niente. È finita – ha dichiarato Nicora alla Regione –. Per i giudici le garanzie e le prospettive non erano sufficienti per lasciarci andare avanti. Mi dispiace, ci ho provato".

Da parte sua, Ghiringhelli ha scritto a sostenitrici e sostenitori del FC Locarno: “Devo purtroppo darvi una bruttissima a tristissima notizia. Pochi minuti fa ho appreso che i giudici del Tribunale d’appello hanno respinto definitivamente il ricorso presentato dalla società contro il fallimento decretato un paio di settimane fa dal Pretore di Locarno. Sono molto deluso e triste per questa decisione perché grazie a voi la colletta che avevo lanciato per trovare i 150'000 franchi necessari per evitare il fallimento stava procedendo benissimo e nel giro di una decina di giorni avevo già raccolto quasi 90'000 franchi. Se i giudici avessero concesso l’effetto sospensivo e avessero concesso una proroga, sono sicuro che ce l’avrei fatta a trovare i soldi mancanti.  E mi spiace anche per tutti i tifosi perché questa colletta stava riaccendendo nuovi entusiasmi, e questa doccia gelata proprio non ci voleva. Ora non chiedetemi cosa succederà e come andrà a finire. Saranno i dirigenti della società ed eventualmente l’assemblea dei soci a dover rispondere a queste domande”.

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