foto: TiPress/Benedetto Galli
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Cronaca
07.04.2018 - 21:260
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Sempre più probabile l'uxoricidio. La 24enne eritrea non si è gettata dal balcone volontariamente

Il compagno 35enne, connazionale, in carcere da quando avvenne la tragedia, ha sempre detto che la giovane si era suicidata: le verifiche degli esperti per contro dicono che, dalla posizione del corpo, è da escludere. Si pensò subito che l'avesse fatta cadere lui, dopo un litigio

BELLINZONA – Si complicano le cose per il 35enne eritreo in carcere da mesi con l’accusa di aver gettato la compagna dal balcone, uccidendola. Il dramma ebbe luogo il 3 luglio, probabilmente nel culmine di un litigio, non il primo, fra i due.

La donna, una 24enne, mori sul colpo e l’uomo fu arrestato.

Lui ha sempre sostenuto di non averla fatta cadere lui, anzi che sarebbe stato un suicidio e che semmai avrebbe tentato di salvarla.

Come spiega la RSI, gli inquirenti, sulla base dell’autopsia, di una serie di calcoli, di ricostruzioni e di simulazioni con manichini, hanno stabilito con quasi assoluta certezza che la morte non può essere sopraggiunta per la sola caduta.

Il suicidio è dunque da escludere. Rimane ovviamente l’ipotesi della colpevolezza dell’uomo.
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