CRONACA
Di vespa si può morire. Il Dottor Gilardi spiega come comportasi in caso di puntura e come scoprire eventuali allergie
L'allergologo di Locarno: "Dalla puntura allo shock anafilattico il passo è breve. I problemi iniziano quando si cominciano ad avvertire difficoltà respiratorie..."

LOCARNO – È l’anno delle vespe. Il clima particolarmente caldo degli ultimi mesi ha reso più aggressivi gli imenotteri presenti nel nostro Cantone. Una puntura di vespa può, in certi casi, rivelarsi fatale, come capitato qualche settimana fa a un turista svizzero in Liguria.

Abbiamo chiesto all'allergologo Stefano Gilardi alcuni consigli su come comportarsi in caso di puntura di vespa, ape o calabrone. 

Dottore, qual è la prima cosa da fare dopo una puntura?

"La prima cosa da fare è applicare del freddo, che sia del ghiaccio o dell'acqua è indifferente. Se si è allergici, invece, la prima cosa in assoluto da fare è prendere una pastiglia antistaminica e tenere monitorata la situazione".

Come scoprire se si è allergici?

"Lo si capisce immediatamente dopo la puntura. Se al rossore si aggiunge l'orticaria e difficoltà respiratorie allora non ci sono dubbi..."

E nel caso in cui non si avesse la pastiglia a portata di mano?

"Allora occorre recarsi al pronto soccorso più vicino. Se il rossore dopo la puntura si estende in orticaria è necessario anche prendere una pastiglia di cortisone".

C'è altro che sarebbe opportuno con sé in caso di allergia?

"Dipende che grado di allergia si ha. Con un grado maggiore sarebbe opportuno avere con sé anche una siriga monouso contenente un derivato dell'adrenalina, che è poi quello che evita lo shock anafilattico".

La situazione comincia a diventare grave quando cominciano le difficoltà respiratorie?

"In caso di difficoltà respiratorie in seguito a una puntura di vespa, ape o calabrone bisogna recarsi urgentemente al centro medico più vicino. Perché dalla puntura allo shock anafilattico letale il passo è breve. Una puntura può risultare letale quando il soggetto è affetto da mastocita, una malattia del sangue caratterizzata da cellule che amplificano spaventosamente i sintomi".

In caso di solo gonfiore, invece, come bisogna comportarsi?

"Non c'è da allarmarsi assolutamente. Il gonfiore locale è normale in quanto si tratta di un veleno tossico che il nostro organismo non riesce a sopportare. In questo caso può bastare applicare un po' di ghiaccio e non muovere più del dovuto l'arto".

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