Il mondo della politica sta mostrando grande solidarietà alla deputata comunista Lea Ferrari, vittima nei giorni scorsi di atti intimidatori di stampo neo-nazista sotto casa. All'ondata di solidarietà si è unito il presidente del Partito Socialista Igor Righini che, tramite una nota stampa, fa sapere che "il Partito Socialista esprime la più grande solidarietà a Lea Ferrari, Deputata al Gran Consiglio del Partito Comunista, la quale è stata bersaglio di un grave atto intimidatorio di stampo nazifascista che condanniamo con fermezza, unendoci nella denuncia della Granconsigliera e del PC".
Per il PS e Righini si tratta di "un fatto che non va minimamente banalizzato e che le autorità competenti sono chiamate a delucidare al più presto. La presenza di gruppi neonazisti nella regione di Biasca e della Riviera è comprovata almeno dal 2015, mentre gli atti di stampo nazifascista si sono moltiplicati negli ultimi tempi in modo diffuso sull’insieme del territorio cantonale, accompagnati da simboli fascisti e nazisti".
E ancora: "Atti intimidatori e minacce particolarmente preoccupanti perché volti a istaurare un clima di paura che nuoce tanto alla convivenza pacifica in seno alla popolazione quanto alla democrazia e alla libertà di esponenti, elette ed eletti di portare avanti la loro azione politica. Non si tratta né di ragazzate né di casi isolati poiché dei fatti analoghi, che hanno preso di mira delle personalità politiche di Sinistra, sono recentemente accaduti altrove in Svizzera ed avrebbero potuto produrre delle tragiche conseguenze. Il PS si unisce perciò all’appello affinché questi atti siano presi sul serio e perché ci sia una presa di coscienza collettiva volta a metterli definitivamente al bando".