L'incredibile storia arriva da Ponte Chiasso. Il racconto sui social: "L'ASL mi ha risposto che passerà il netturbino a tirarlo su con la pattumiera"
PONTE CHIASSO – “Ponte Chiasso, via Bellinzona, ore 7.15 di stamattina. A bordo strada, in un cestino del pane, trovo un cagnolino abbandonato neonato, avvolto da due fogli di scottex. Occhi chiusi, freddo, rigido e con lingua fuori violacea. Purtroppo, già morto”. Inizia così il racconto choc su Facebook di D.M, un 32enne che come tanti stava per recarsi al lavoro questa mattina.
È un racconto – quello pubblicato sui social – brutale, incredibile, di quelli che devi leggere più volte per capacitarsi di tanta crudeltà nel genere umano.
“Telefono – continua – in ordine a: Protezione civile, 112, Polizia di Como, Vigili di Como, Asl centrale, Asl veterinaria, Accalappiacani. Nessuno vuole venire a recuperare il corpicino, alcuni sono anche scioccati dalla mie insistenze. Passerà il netturbino stanotte a tirarlo su con la pattumiera”, mi dicono dall’ASL”.
E ancora: “Esasperato, mento all’accalappiacani e dico che potrebbe essere ancora vivo. La sua risposta è: “se mi fa perdere tempo ed è morto, si becca una sanzione da pagare per aver attivato un servizio pubblico senza motivo” e mi riaggancia il telefono”.
Roba da non credere. “Alla fine – racconta D.M – uscirà un veterinario, a cui ho detto di non sapere se il piccolo fosse ancora vivo o morto. Ore 8:05, lascio il piccolo e vado a prendere il mio treno. Ho visto decine di passanti indifferenti (arrivare puntuali al lavoro era più importante di dare dignità a un cane). Ho assistito a un reato di abbandono di animali, e siamo nel 2020. Ho assistito al reato di omissione di atti di ufficio. Tanto era solo un cane”.