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Cronaca
03.11.2019 - 14:240
Aggiornamento: 17:54

Storia di coraggio e determinazione. Enrico Zamparo: "Il sorriso e un canale YouTube, così lotto contro il tumore"

La storia di un 44enne ticinese che ha deciso di raccontare la sua battaglia sui social: "I primi momenti sono devastanti, ma poi..."

TICINO – È una storia di coraggio e determinazione, quella che vi raccontiamo oggi. Non potrebbe intitolarsi in altra maniera la vicenda di Enrico Zamparo, 44enne ticinese, che dall'8 luglio di quest'anno ha visto la sua vita cambiare da un giorno all'altro. Il motivo? Un tumore al colon. Una malattia che Enrico ha deciso di 'sfidare' anche con un diario online sui social chiamato 'Tumor with Humor', raccontando a tutti del suo percorso.

Enrico, raccontaci la tua storia. Quando e come hai scoperto di avere il tumore?

"A fine maggio 2019 ho iniziato ad avere crampi all’intestino. Di lí a qualche giorno io e Marlène ci saremmo sposati. Per fortuna ho avuto un paio di giorni di tregua che ci hanno permesso di festeggiare senza pensieri. Poi i dolori sono ripresi e ho iniziato a fare i controlli del caso. L’8 luglio 2019 mi sono sottoposto a una colonscopia che ha rilevato la presenza di un tumore. TAC e risonanza hanno poi evidenziato la presenza di tre metastasi al fegato".

E come hai reagito alla scoperta?

"I primi momenti sono ovviamente devastanti. In un attimo la vita cambia e le paure ti assalgono in un susseguirsi di eventi durante i quali ci si sente persi. Poi nel momento della diagnosi definitiva e soprattutto della proposta di terapia, tutto inizia ad avere di nuovo senso. Avere un piano da seguire ridà delle certezze che ti permettono di guardare avanti. Nel mio caso, ho la « fortuna » di avere delle metastasi al fegato che si possono trattare chirurgicamente. Quando mi è stato detto che potró guarire e veder crescere le mie bambine, tutto è diventato piú facile".

Poi la decisione di creare una pagina Facebook e Instagram e un canale YouTube. Perchè? 

"Durante il primo ciclo di chemioterapia mi sono sentito male e sono stato ricoverato in ospedale. In quei giorni ho iniziato a seguire sui social dei gruppi di discussione di persone che si trovano in una situazione simile alla mia. Ognuno reagisce come meglio crede, chi in silenzio, chi con rabbia o odio verso il tumore. Io peró non mi riconoscevo in questo approccio e sentivo di avere qualcosa da dire. Per me il tumore è un ammasso di cellule degenerate che cercano di riprodursi come tutti gli organismi viventi. Non mi vogliono male, non hanno una coscienza. Quindi non le odio. Le vedo come delle formiche che mi sono entrate in casa a mangiare le briciole dei biscotti. Voglio solo accompagnarle fuori dal mio corpo, con le buone o con le cattive. Sono una persona positiva e non volevo che la malattia snaturasse chi sono. Ho dunque deciso di iniziare a condividere la mia esperienza in modo leggero e con humor perché questo sono io. Inizialmente l’ho fatto per tenere informati i miei amici, ma presto il tutto ha ricevuto un’attenzione inaspettata". 

"Condividere fa in primo luogo bene a me. Se non fosse cosí, non lo farei. I tanti messaggi di supporto che ricevo mi danno forza per affrontare i momenti difficili. Ció che condivido peró sembra anche avere un effetto positivo sugli altri e sapere di poter essere utile a qualcuno mi rende felice. Ora ho tanti « onco-amici » virtuali che hanno passato o stanno passando un‘esperienza simile alla mia. Forse il modo leggero in cui comunico può aiutare a creare consapevolezza su questa malattia e incoraggiare le persone a parlarne. Spesso chi è sano ha quasi paura a rivolgersi a chi è malato di cancro".

Forza di volontà e sorriso possono essere due armi per sconfiggere questo male?

"Sí, per me è cosí. Aiutano a stare meglio quando si sta peggio, sia psicologicamente che fisicamente per superare i pesanti effetti collaterali della chemioterapia. Aiutano anche chi sta intorno a me. La vita cambia anche per famigliari e amici ed essere positivi, quando ce la si fa, rende anche la loro esperienza piú facile da gestire".

Ma c'è qualcosa che ti spaventa? 

"Certo, piú di qualcuna direi. Sono convinto di guarire, ma ovviamente nessuno me lo garantisce. Ci sono poi delle paure giornaliere, come quella di affrontare un ciclo di chemio, o quella di sottopormi ai due interventi chirurgici a fegato e colon nei mesi di novembre e dicembre. L’importante per me è fare un passo alla volta e quando necessario cercare un supporto psicologico".

I momenti di sconforto, logicamente, esistono. Come combatterli?

"Eccome. Proprio l’altra notte mentre non dormivo a causa del cortisone è come se avessi realizzato di nuovo di avere un tumore. Alle volte sembra tutto surreale ed essere riportato alla realtá puó gettarti nello sconforto. Altri momenti difficili sono quelli in cui, come in questi giorni, gli effetti della chemio si fanno sentire pesantemente logorando corpo e mente. É normale che questi momenti ci siano ed é anche giusto lasciar uscire le emozioni e accettarli. Io li supero appigliandomi alle certezze: so che quello che sto facendo lo faccio per guarire; so che gli effetti collaterali passano; so che posso contare su una famiglia che mi è vicina. Tutto questo mi fa stringere i denti e guardare avanti con fiducia. Poi un po‘ di humor alle volte aiuta anche a riderci sopra".

Enrico, la tua forza e coraggio sono invidiabili. Hai un motto nella vita?

"In questo momento il modo in cui chiudo tutti i miei post e video è „rock‘n roll“. Energia per andare avanti tutta".

Per chi volesse seguire Enrico ecco i canali social Facebook, Instagram, YouTube

 

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