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Cronaca
06.12.2019 - 09:190

Parla il docente del compito scabroso: "Io, vittima di un'ingiustizia. Non mi pento di quello che ho fatto"

Il 60enne rompe il silenzio e si difende: "Facciamo chiarezza, è un compito che ho sempre assegnato alle quarte medie. L'atteggiamento del DECS è inconcepibile"

BELLINZONA – Ha destato scalpore e rabbia il caso di un docente 60enne del Bellinzonese, licenziato dal DECS per un compito imbarazzante assegnato a una studentessa di 13 anni (vedi articoli suggeriti). L'uomo – insegnante di scienze fisiche e genetiche – chiese alla ragazza di descrivere il suo seno quale compito a casa. La notizia ha fatto il giro della Svizzera, arrivando pure sulle pagine della Bild.

Ma dopo tanto silenzio è il diretto protagonista a parlare. "Facciamo chiarezza, si tratta di un compito che ho sempre assegnato alle quarte medie. Non capisco perché tanta sorpresa", dice a Tio.ch. L'uomo era in servizio da 35 anni. Di recente aveva ricevuto anche un premio dal Governo per i tanti anni spesi a favore dell'insegnamento e la scuola. "Ho 35mila ore di lezioni alle spalle. Non ammetto l'errore, al contrario. Ho chiesto ai ragazzi di fare un compito a casa in cui dovevano tracciare l'identikit del proprio corpo". Il docente non risparmia bordate al DECS, con il quale vi è una vertenza aperta avendo presentato ricordo al Tribunale. "L'atteggiamento del Dipartimento è inconcepibile. Hanno dato peso a una lettera anonima", dichiara al portale.

E ancora: "Credo – afferma a Tio – di essere vittima di un'ingiustizia e mobbing. Sono stato licenziano a fine carriera. Mi pento? No, ne vado fiero".

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