Circa duecento vittime, tutti uomini. Dietro la faccia da bravo ragazzo nascondeva un'orribile verità. La giudice: "Raramente i tribunali hanno visto una campagna di stupri con così tante vittime"
REGNO UNITO – Ha agito indisturbato per dodici lunghi anni. Ha stuprato 195 persone in due anni e mezzo. Prima le drogava fino a renderle incoscienti, poi abusava sessualmente di loro senza ritegno. Stiamo parlando di Reynhard Sinaga, 36enne indonesiano che dietro alla faccia da bravo ragazzo nascondeva un’orribile verità: è – secondo i media inglesi – il peggior stupratore del Regno Unito.
“Raramente – ha detto la giudice di Manchester condannandolo all’ergastolo –, i tribunali hanno visto una campagna di stupri che ha coinvolto così tante vittime per un periodo così lungo”. Sinaga pare sia stato attivo, appunto, per dodici anni e i tabloid inglesi hanno ricostruito il suo modus operandi.
Le sue vittime sono tutti uomini, quasi tutti giovani sotto i trent’anni. Tutti con una situazione particolare. Sinaga agiva fuori dalle discoteche: approcciava con gli ubriachi, con chi aveva perso amici, con chi aveva alzato il gomito oltre il limite, con chi non aveva soldi o con chi era stato derubato del telefono. Si offriva di aiutarli con la scusa di riaccompagnarli a casa. Facili prede, le vittime accettavano senza sapere a cosa andavano incontro.
Lo stupratore portava le sue vittime a casa sua. Lì le drogava, le violentava. Spesso per ore e il tutto ripreso con la telecamera del cellulare. Droghe potenti – quelle che usava –, tali da non far ricordare nulla ai malcapitati al loro risveglio. Ma come sono scattate le manette ai polsi dello stupratore seriale? Nel 2017 una delle vittime si è svegliato durante le violenze ed è riuscito ad allertare la Polizia.
Durante il processo, l’uomo ha ripercorso la sua vita fin dal suo arrivo nel Regno Unito nel 2007. Il procuratore della Corona Ian Rushton ha affermato che Sinaga “non ha mostrato nessun segno di rimorso, anzi… provava un particolare piacere nel cacciare uomini eterosessuali. Lo muoveva un' estrema convinzione di potersi prendere qualsiasi soddisfazione sessuale volesse”. In aula è stata analizzata anche la modalità con cui l’uomo adescava le sue vittime. “Il fatto che aggredisse solo uomini spiega perché sia riuscito ad agire indisturbato a lungo. Contrariamente alle donne, che potevano dubitare di essere vittime di un crimine sessuale, gli uomini si fidavano di lui”.
Sinaga è stato condannato all’ergastolo con un minimo di 30 anni di carcere da scontare. Secondo gli investigatori, “tante vittime non hanno sporto denuncia per vergogna”.