Ci si guarda l’un l’altro con una punta di sospetto e si cerca di stare a distanza di sicurezza, anche quando ci si incrocia per strada
LOCARNO – Questa mattina al risveglio l’atmosfera era ovattata, c’era quel silenzio che si avverte soltanto quando nevica. Le vie di paesi e città erano deserte. Negozi, bar e ristoranti chiusi. L’immagine di Piazza Grande a Locarno era surreale. Mai vista così. Se non forse durante le peggiori esondazioni del lago.
In città gira poca gente, ma ancora troppi anziani, purtroppo… Nonostante i comuni abbiano messo in atto dei servizi per garantire la spesa a domicilio. Pattuglie della polizia controllano il rispetto delle ordinanze emanate sabato dal Governo.
Ci si guarda l’un l’altro con una punta di sospetto e si cerca di stare a distanza di sicurezza, anche quando ci si incrocia per strada.
I reparti food dei grandi magazzini rimangono aperti, come gli altri negozi alimentari, e le farmacie. All’entrata sono state adottate misure igieniche: alla Manor di Ascona fanno entrare soltanto 30 persone per volta, come prevede il decreto governativo che limita a questo numero gli assembramenti pubblici e privati. Due agenti di sicurezza distribuiscono disinfettante per le mani e guanti.
Alla Coop di Losone l’accesso è più libero, anche se non c’è molta gente a fare la spesa. Nel pomeriggio è inoltre prevista la disinfezione dei carrelli. In ogni caso, anche i bar e i ristoranti dei centri commerciali sono chiusi, come i negozi interni che non vendono alimentari.
Problematica e poco chiara rimane infine la situazione sl fronte dei cantieri edili, alcuni dei quali rimangono aperti, nonostante le attività legate all’edilizia non rientrino evidentemente tra quelle urgenti e indispensabili. Se non ci sarà una presa di coscienza e un’assunzione di responsabilità collettiva ancora maggiore si arriverà al punto da dover imporre misure più drastiche.