CRONACA
Tra inferno e angeli gemelli, il ritorno di 'Goccianera', "il mio regalo al Ticino"
L’ex dirigente Mediaset e fumettista di successo Luca Tiraboschi: “Tutto è iniziato nel lockdown. Sentivo di dover ridare qualcosa a questo Cantone"

LUGANO – Amanti dei fumetti, preparatevi. Lo storico personaggio ‘Goccianera’ è tornato. E l’angelo oscuro, frutto della creazione dell’ex dirigente Mediaset Luca Tiraboschi, è tornato in grande stile a distanza di anni. Sì, perché sarà lui (ma non solo) il vero protagonista di ‘Goccianera: Omnibus!’, la nuova e recente creatura partorita dalla mente geniale di Tiraboschi.

Non chiamatelo fumetto

È facile cadere in trappola. ‘Goccianera: Omnibus!” non è un fumetto, ma “una grapich novel, ossia un romanzo a fumetti che nasce e si chiude all’interno della stessa opera. Qualcosa che somiglia molto alle serie televisive di questi tempi per farla breve”, ci racconta l’autore.

“Il mio regalo al Ticino”

Il romanzo illustrato è stato pubblicato lo scorso 3 dicembre ed è disponibile esclusivamente nelle Coop, Manor e Migros di tutto il Ticino. Una scelta ponderata seppur rischiosa, quella di affidarsi – per la prima volta – alla grande distribuzione. “Probabilmente è un esperimento contro natura perché parliamo di un prodotto che, solitamente, si vende in edicola o nelle librerie classiche. Il nostro target è, invero, ‘assente’ nella grande distribuzione e stiamo cercando di sovvertire questo aspetto. Un tentativo che ci motiva e che – a distanza di oltre un mese – sta dando i suoi frutti. Possiamo, infatti, dirci molto soddisfatti del successo avuto fin qui”.

Pensato, prodotto, stampato e venduto in Ticino. ‘Goccianera: Omnibus!’ “è il mio regalo al Ticino. Mi sento ticinese. Vivo qui dal 2009 e avevo voglia di ridare l’accoglienza che i ticinesi hanno regalato a me. Una sorta di ringraziamento alla popolazione che spero possa essere apprezzato”, continua Tiraboschi.

L’energia del lockdown

Non è un mistero. Durante il primo lockdown è esplosa l’ispirazione di molti artisti. Così è stato per Tiraboschi. “Era un periodo duro. Confinati in casa, privati delle nostre più semplici abitudini. Correvo e uscivo a portare fuori il cane, ma dentro di me avvertivo un’energia pazzesca. Così ho deciso di convogliarla in questa operazione che si ispira al primo personaggio da me creato ma che non aveva ancora del tutto espresso il suo potenziale. Non escludiamo che si possa realizzare una versione in francese e una in tedesco del romanzo illustrato”.

L’inferno come azienda e gli angeli gemelli

L’ex direttore di Italia Uno ci racconta un po’ della sua opera: “La storia è ambientata in un mondo urbano generico e si dipana tra un’alternanza di storie tra inferno e terra. C’è Goccianera, c’è Satana e la sua pletora di demoni al servizio e tanti altri personaggi. L’inferno, in questo caso, è visto come una mega ditta. Satana, ovviamente, è il capo. Poi ci sono due angeli gemelli, il cui compito è andare sulla terra e procacciare anime per nutrire Satana. Ma…”. Il ma ve lo lasciamo scoprire a salvaguardia dello ‘spoiler’.

La testa al quarto romanzo

E se Satana si nutre di anime terrestri, Tiraboschi si nutre di idee. La sua mente è un vulcano di idee, alcune già realizzate e altre ancora da realizzare. Nel prossimo futuro del fumettista c’è ‘la 26esima ora’, “il mio quarto romanzo che uscirà verosimilmente il prossimo inverno. Narrerà di un regnante di un piccolo Stato autonomo che….”. Vabbè, ve lo anticipiamo...che sarà alle prese con una paradossale gestione del tempo e che - tramite una serie di ‘trucchetti’ – creerà del tempo per sé dando vita alla 25esima e la 26esima ora della giornata”.

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