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Cronaca
18.02.2022 - 10:580

Lago Maggiore poco considerato, "serve risolvere le disparità di trattamento con gli altri laghi"

L’Ente Regionale per lo Sviluppo Locarnese e Vallemaggia si aspetta proposte concrete dal Cantone e un trattamento equo a livello nazionale

LOCARNO – L’Ente Regionale per lo Sviluppo Locarnese e Vallemaggia (ERS-LVM) si aspetta proposte concrete dal Cantone ed un trattamento equo a livello nazionale ed internazionale per il bacino svizzero del Lago Maggiore.

“La situazione della navigazione nel bacino svizzero del Lago Maggiore – si legge in una nota – è complessa e tuttora insoddisfacente. L’Ente Regionale per lo Sviluppo è convinto che ci sia un ampio margine di miglioramento che debba assolutamente venir esplorato e perseguito. Il recente parere del Consiglio Federale alla mozione dell’On. Storni non soddisfa la regione del Locarnese, seppur lascia intravvedere un possibile sviluppo delegando al Cantone la formulazione di proposte concrete”.

L’ERS-LVM sottolinea come “negli altri due laghi transfrontalieri svizzeri, il Lago Lemano e il Lago di Costanza, la Confederazione abbia concluso accordi molto più vantaggiosi che non prevedono in alcun modo la concessione di un monopolio esclusivo estero sulla navigazione interna svizzera, con cessione della sovranità sulle proprie acque interne, come avviene invece per il bacino svizzero del Lago Maggiore. La situazione paradossale che ne deriva porta a gravi ineguaglianze ed inefficienze nell’offerta turistica, di cui anche la Confederazione si dice consapevole”.

E ancora: “È quindi arrivato il momento di agire e di cambiare uno status quo su cui in tanti si sono adagiati, Confederazione e Cantone compresi. L’Ente Regionale per lo Sviluppo guarda ora con interesse alle nuove proposte che dal Cantone verranno portate all’attenzione delle autorità federali, ma sempre mantenendo alta la guardia affinché si trovino soluzioni decisive e non ulteriori compromessi nella forma senza effetti reali sulla sostanza, come purtroppo avvenuto in passato. Solo recuperando la sovranità sulla nostra navigazione interna sarà possibile programmare investimenti che siano davvero di lungo respiro e a beneficio del turismo regionale, cantonale e dell’ambiente, con la completa elettrificazione della flotta e l’aumento delle corse turistiche. Non da ultimo riportando la bandiera svizzera a sventolare sulle nostre acque”.

 L’ERS-LVM si chiede inoltre “come possa rimanere in vigore senza adeguamenti una convenzione tra Svizzera e Italia che prevede un monopolio italiano sul Lago Maggiore, quando i monopoli nei trasporti pubblici sono attualmente vietati dalle norme anti-trust europee e dalle stesse norme italiane in vigore negli ultimi 20 anni. Anche una recente sentenza italiana della Corte dei Conti ha sollevato dubbi in merito dando torto alla gestione governativa. Apparirebbe davvero assurdo se a fare da stampella al monopolio di stato italiano sul Lago Maggiore fosse proprio la Confederazione elvetica rilasciando la propria concessione alla gestione governativa italiana, quando quest’ultima non può nemmeno ricevere una concessione ufficiale italiana in virtù delle norme attuali in vigore in Italia e nell’UE”.

Il Locarnese attende dunque i prossimi passi del Cantone ed “auspica che dalle discussioni in atto emerga come obbiettivo minimo ed inderogabile l’autonomia gestionale dall’Italia della navigazione nelle acque interne del bacino svizzero del Lago Maggiore”.

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