Voleva farsi sentire Yuki, sperando che qualcuno potesse salvarlo. “Si è rifugiato nell’unico posto familiare”. I suoi padroni sono morti travolti dal fango
ISCHIA – Yuki abbaiava forte. Voleva farsi sentire, sperando che qualcuno potesse venire a salvarlo. Urlava, Yuki, contro quel mondo al contrario dentro a una Toyota Yaris capovolta e ricoperta di fango, con i vetri rotti e senza via d’uscita. Siamo a Ischia, in questi giorni ricoperta di fango e detriti dopo la frana che ha anche causato morti e dispersi. Yuki abbaiava e ha continuato a farlo fino all’arrivo dei volontari della Protezione civile, che hanno provveduto a metterlo in salvo e assicurarsi delle sue condizioni.
Yuki era il cane di Giovanna e Maurizio, morti travolti dal fango insieme al figlio di sole tre settimane. L’auto dove si è rifugiato Yuki “è probabilmente quella dei suoi padroni”, dicono i soccorritori al Corriere della sera. L’animale si era intrufolato nella vettura nella notte tra domenica e lunedì approfittando del lunotto posteriore sfondato. All’arrivo dei soccorritori, Yuki si è mostrato aggressivo. “Probabilmente, senza né casa né padroni, voleva restare nell’unico luogo che sentiva familiare”. Per estrarlo dal veicolo accartocciato si è reso necessario l’intervento di un veterinario.
Una volta sedato, Yuki è stato portato in salvo e ha già trovato una famiglia pronta a regalargli una nuova vita.