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Cronaca
13.02.2023 - 17:560

Jankto rompe il muro dell'ipocrisia nel calcio: "Sono gay e non voglio pù nascondermi"

Il calciatore ceco fa coming out e dà una svolta storica al mondo del calcio: è il primo giocatore di livello medio alto e in attività a dichiararsi omosessuale

MILANO - “Sono gay e non voglio più nascondermi”. Sono parole in qualche modo storiche quelle di Jakub Jankto, centrocampista oggi alla Sparta Praga ma con un passato in Serie A nella Sampdoria e nell’Udinese. Importante anche la carriere nella nazionale della Repubblica Ceca. Parole storiche poiché finora nessun calciatore in attività di medio-alto livello aveva mai fatto coming out.

Incredibile a dirsi ma è così, tanto è vero che nel calcio continua a narrarsi la leggenda che nelle squadre di élite di calciatori omosessuali non ce ne sono. Una balla enorme, ovviamente, ma sorretta fino ad ora da un muro di silenzi e ipocrisia. Ed è forse anche per questo che le parole di Jankto stanno facendo tanto rumore.

"Anche io - ha scritto sui social il calciatore - voglio vivere la mia vita in libertà. Senza paure. Senza pregiudizi. Senza violenza. Ma con amore. Sono omosessuale e non voglio più nascondermi” “Come tutti ho le mie forze, le mie debolezze. Ho una famiglia, ho amici, ho un lavoro che ho sempre fatto al meglio con serietà, professionalità e passione”.

Immediate le reazioni dal mondo del calcio che hanno applaudito e incoraggiato la scelta del giocatore. Dal Milan alla Juventus. Dalla Uefa alla Fifa. Tutti con Jankto. Forse il muro del silenzio e dell'ipocrisia è davvero caduto.

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