Il documento siglato nel 2013 tra il Consiglio federale e il Governo italiano prevede la possibilità per le forze dell’ordine dei due Paesi di entrare nei rispettivi territori
RIAZZINO – Capita raramente, molto raramente, di vedere una volante della Polizia italiana in territorio svizzero. Così, quanto è accaduto ieri a Riazzino ha suscitato la curiosità di un nostro lettore, che ha scattato un paio di foto. Due poliziotti italiani discutono con agenti delle Guardie di confine. Davanti alle due autopattuglie, una vettura che, probabilmente, la Polizia di Stato ha inseguito oltre confine.
L’accordo di cooperazione siglato nel 2013 tra il Consiglio federale e il Governo italiano prevede infatti, anche sulla scorta degli accordi di Schengen, la possibilità per le forze dell’ordine dei due Paesi, di entrare nei rispettivi territori. In particolare per proseguire l’osservazione transfrontaliera di presunti autori di reato o per inseguire persone colte in flagranza di reato o evase da strutture detentive. L’accordo italo-svizzero stabilisce che gli inseguimenti al di qua e al di là del confine devono essere autorizzati dalle rispettive autorità di polizia ma che, in caso di emergenza, l’autorizzazione possa essere tramutata in una semplice informazione.