BELLINZONA - “Se la chiusura del tunnel si limita a qualche giorno, come preventivato dall’Ufficio federale delle strade (USTRA), l’impatto sull’economia cantonale sarà sostenibile… Tuttavia, è chiaro che il campanello d’allarme sul tema ‘viabilità transalpina’, questa volta, è suonato con preoccupante chiarezza”.
Con queste parole il direttore della Camera di Commercio dell’industria e dell’artigianato ticinese (Cc-Ti) Luca Albertoni commenta al Corriere del Ticino la chiusura della galleria del San Gottardo, bloccata al traffico da domenica scorsa dopo che è stata riscontrata una crepa di 25 metri nella soletta intermedia. “Come Camera di Commercio ribadiamo il concetto da anni. In occasione della votazione sul secondo tubo del Gottardo avevamo sottolineato la fragilità dei collegamenti, argomentando contro chi riteneva che il collegamento su rotaia fosse sufficiente. Oggi abbiamo la prova lampante del contrario, ossia della necessità del secondo tubo e di una politica che preveda la complementarità dei vettori”.
Volendo guardare il lato “positivo” della vicenda, Albertoni sottolinea come l’incidente abbia attirato l’attenzione dell’Europa sulla crucialità del Gottardo (e della Svizzera) nelle relazioni commerciali internazionali. “Il Gottardo è un passaggio essenziale per il transito delle merci. Reazioni, soprattutto dall’Italia, in questo senso ci sono state, ma temo che con il ripristino della viabilità in tutti i valichi europei, il discorso andrà scemando”.
Per fortuna, il rischio di una chiusura prolungata è stato scongiurato. Qualora si fosse reso necessario, la CC-Ti era già pronta a chiedere alle Autorità cantonali e federali di istituire una cellula di crisi, afferma Albertoni.
Invece l’USTRA ha confermato nuovamente la riapertura del tunnel nel fine settimana. All’interno della galleria i lavori procedono secondo i piani. “Nella notte tra martedì e mercoledì è stata posata una nuova struttura in acciaio in corrispondenza della crepa - fa sapere l’Ufficio federale delle strade - Ora si dovrà provvedere alla ricostruzione del controsoffitto”.
Nel frattempo, è stata individuata la causa del danno, e l’USTRA esclude che sia per motivi strutturali: “Il cambiamento delle tensioni nella roccia ha portato a variazioni locali di pressione, mettendo a dura prova la galleria nella sezione interessata. Ciò ha portato a spostamenti e crepe nel controsoffitto. Possiamo quindi escludere che le cause siano dovute alle condizioni strutturali della galleria. I geologi stanno collaborando anche con il servizio sismico svizzero dell’ETH Zurigo, che ha registrato un segnale domenica pomeriggio alle 16.10 circa. Attualmente si sta verificando se questo segnale sia collegato all’evento nel tunnel”.