L'Associazione Svizzera inquilini ha lanciato un doppio referendum contro la facilitazione delle disdette in caso di bisogno personale e contro l’inasprimento delle condizioni della sublocazione
BERNA - Gli inquilini si sentono vessati non solo dall'aumento, previsto anche per il prossimo anno, degli affitti, bensì anche per una serie di iniziative adottate dal Parlamento durante l'ultima sessione. L'Associazione che li rappresenta lancia quindi due referendum.
In particolare, non piacciono affatto le iniziative contro la facilitazione delle disdette in caso di bisogno personale e contro l’inasprimento delle condizioni della sublocazione. L’Associazione Svizzera Inquilini (ASI) ha lanciato un doppio referendum, sostenendo come "oggigiorno siamo già fortemente sotto pressione e tali deterioramenti unilaterali del diritto di locazione sono inaccettabili".
“Dobbiamo fermare questo attacco contro gli inquilini. Siamo pronti alla raccolta firme e la popolazione ci ha già manifestato il suo grande sostegno” dichiara Carlo Sommaruga, presidente dell’ASI. “Oltre 38'000 persone si sono impegnate a sostenere il referendum. Trovo inaccettabile che la lobby immobiliare scelga questo momento per indebolire il diritto di locazione”.
Per molti ora la domanda è come pagare la pigione o come trovare un alloggio a prezzi accessibili, non solo per le economie con redditi bassi, ma pure per la classe media.
“Facilitare la disdetta per poi aumentare le pigioni”, è così che si riassume l’attacco della lobby immobiliare contro gli inquilini. “Con le due revisioni della legge adottate dal Parlamento, il solo e unico obbiettivo della lobby immobiliare è quello di indebolire la protezione degli inquilini contro le disdette del contratto di locazione” spiega Adriano Venuti, vicepresidente dell’ASI. Con il progetto che facilita le disdette in caso di bisogno personale, la parte locatrice potrà disdire con più facilità e in modo più rapido il contratto di locazione, senza tenere in considerazioni le necessità degli inquilini. Il secondo progetto che tratta la sublocazione mira a regolamentarla in modo più stretto, introducendo una lista di motivi unilaterali per rifiutarla. Inoltre, la parte locatrice otterrà un diritto di disdetta straordinario nel caso in cui delle semplici formalità non fossero state rispettate. Dal punto di vista dell’ASI, questa misura è totalmente disproporzionata e pericolosa.
“Facilitare la disdetta per poi aumentare le pigioni, è così che si riassume l’attacco della lobby immobiliare contro gli inquilini. Con le due revisioni della legge adottate dal Parlamento, il solo e unico obbiettivo della lobby immobiliare è quello di indebolire la protezione degli inquilini contro le disdette del contratto di locazione” spiega Adriano Venuti, vicepresidente dell’ASI, che spiega: "Con il progetto che facilita le disdette in caso di bisogno personale, la parte locatrice potrà disdire con più facilità e in modo più rapido il contratto di locazione, senza tenere in considerazioni le necessità degli inquilini. Il secondo progetto che tratta la sublocazione mira a regolamentarla in modo più stretto, introducendo una lista di motivi unilaterali per rifiutarla. Inoltre, la parte locatrice otterrà un diritto di disdetta straordinario nel caso in cui delle semplici formalità non fossero state rispettate. Dal punto di vista dell’ASI, questa misura è totalmente disproporzionata e pericolosa".
Per ASI, "i prossimi attacchi della lobby immobiliare sono già pianificati in Parlamento. In futuro sarà quindi ancora più facile per la parte locatrice aumentare le pigioni. I diritti degli inquilini ad opporsi a tali aumenti saranno per contro limitati".