CRONACA
Pianificava un attacco terroristico in Europa a nome dell'ISIS, un arresto in Svizzera
Un 51enne algerino avrebbe cercato di pianificare un attentato terroristico in Europa a nome del gruppo islamico

BELLINZONA – Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha promosso l’accusa presso il Tribunale penale federale nei confronti di un cittadino algerino di 51 anni per sostegno e partecipazione al gruppo terroristico vietato «Stato islamico» (ISIS). Concretamente l’imputato avrebbe cercato di recarsi dall’Algeria in Siria, passando dalla Turchia, per unirsi all’ISIS come combattente. Non essendo riuscito nel suo intento, secondo l’accusa, avrebbe viaggiato dalla Turchia verso l’Europa e la Svizzera per mettersi in contatto con altri membri e sostenitori dell’ISIS e impegnarsi in attività a favore del gruppo terroristico. Secondo l’accusa avrebbe pianificato di compiere un attentato terroristico in Europa a nome dell’ISIS. L’imputato era inoltre in possesso di rappresentazioni di atti di cruda violenza.

Il relativo procedimento è stato aperto dal MPC nel marzo 2022. L'imputato è stato arrestato nel marzo 2022 ed è stato sottoposto a carcerazione preventiva fino alla fine del 2023, dopodiché ha scontato una pena anticipata fino al presente rinvio a giudizio. Il MPC ha ora promosso l'accusa contro l'imputato per violazione dell'articolo 2 della legge federale che vieta i gruppi Al-Qaïda e Stato islamico nonché le organizzazioni associate, per partecipazione a un'organizzazione terroristica e per rappresentazioni di atti di cruda violenza.

All'imputato viene contestato di essere stato sostenitore e membro dell'organizzazione terroristica ISIS. Secondo l'accusa, avrebbe cercato nel 2017 di recarsi dall'Algeria, - suo paese d'origine - in Siria, passando dalla Turchia, per unirsi all'ISIS come combattente. A seguito del fallimento di questo piano, nel 2020 e nel 2021 avrebbe lasciato la Turchia viaggiando quale rifugiato alla volta dell'Europa e raggiungendo nel dicembre 2021 la Svizzera. Qui ha presentato una domanda di asilo, la quale è stata respinta. L'imputato è stato costretto a lasciare il Paese. Poco dopo è stato arrestato su ordine del MPC e posto in carcerazione preventiva. Secondo l'accusa, prima e dopo il suo arrivo in Svizzera avrebbe provato a mettersi in contatto con altri membri e sostenitori dell'ISIS in Europa e in particolare in Francia e si sarebbe impegnato in attività a favore del gruppo terroristico. Il MPC gli contesta di aver pianificato un attentato terroristico a nome dell'ISIS in Europa, considerando la Francia come possibile obiettivo.

Il MPC accusa inoltre l'imputato di indottrinamento di diverse persone all'ideologia dell'ISIS mandando loro, tramite i suoi profili Facebook, oltre 100 video, foto e messaggi inneggianti al gruppo terroristico allo scopo di convincerle ad aderire all'ideologia dell'ISIS o di rafforzare la loro dedizione ad essa. È inoltre accusato di aver avuto conversazioni via chat con diverse persone a questo proposito.

Possesso multiplo di rappresentazioni di atti di cruda violenza

Secondo l'accusa, l'imputato avrebbe memorizzato sul suo telefono cellulare diversi file in cui sono rappresentati atti di cruda violenza. Dovrà pertanto rispondere dinanzi al tribunale anche dell'accusa di possesso multiplo di rappresentazioni di atti di cruda violenza.

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