Le spiegazioni ai giudici: "Non ho fatto nulla di male. C'era anche una canzone sullo zulu". Le telecamere nascoste raccontano altro
ASTI – "Non ho fatto nulla di male. C’era anche una canzone sullo zulu…", si giustifica così Beatrice, maestra da quarant’anni e ora indagata – insieme alla collega Monica – per maltrattamenti aggravati su minori. Entrambe sono state sospese per un anno dall’insegnamento con provvedimento del Gip. La procura le accusa di comportamenti violenti e umilianti nei confronti dei bambini dell’asilo paritario “L’alberto dei Ragazzi”, di cui erano anche socie.
A far scattare l’indagine sono state alcune segnalazioni da parte dei genitori, preoccupati per piccoli traumi e comportamenti insoliti dei figli. Un bambino, in particolare, avrebbe raccontato ai genitori di essere stato colpito alla testa con una scopa mentre si trovava in bagno. La maestra, interrogata informalmente, avrebbe riferito che si era fatto male da solo durante un rimprovero. Ma la versione del bimbo è stata un’altra. E non è l’unica.
Per settimane, i carabinieri del comando provinciale di Asti hanno tenuto sotto controllo l’asilo con telecamere installate nelle aule. Le immagini hanno registrato una lunga serie di episodi che, secondo gli inquirenti, configurano un quadro di abusi sistematici. Schiaffi, insulti, minacce, umiliazioni.
Una delle frasi rivolte a un bambino di origine africana è diventata emblematica dell’inchiesta: "Mettiti sotto il tavolo, zulu". E ancora: "Non si mangia con le mani, sei uno zulu della foresta". Non si tratta di scivoloni verbali, ma di un linguaggio reiterato e violento. A rincarare la dose la collega Monica: "Ti do una sberla e ti faccio saltare le cervella". Poi insulti a pioggia: "Demente, tonto, asino brutto, cog****e".
Non solo parole. Le telecamere hanno documentato gesti altrettanto inquietanti. Come quando la maestra Monica ha offerto a una bambina del cibo prelevato direttamente dalla spazzatura. Oppure quando è stata filmata mangiare dai contenitori destinati ai piccoli, prima ancora di servirli. Secondo i carabinieri, in almeno un’occasione avrebbe mangiato tutti i budini portati da casa dai bambini. Tra gli episodi più umilianti, anche quello che ha visto una bambina lasciata nuda in aula dopo il cambio del pannolino, per diversi minuti, davanti agli sguardi imbarazzati dei compagni.
Interrogate, le due maestre si sono avvalse della facoltà di non rispondere. Beatrice continua a professarsi innocente, seppur è emerso un altro precedente per abuso di mezzi di correzione. Ma stavolta le accuse sono documentate da ore di filmati. E il quadro, agli occhi degli inquirenti, appare chiaro: un clima opprimente e punitivo in un contesto che dovrebbe invece garantire accoglienza, sicurezza e cura.