La selezionatrice Pia Sundhage: "Storico, nemmeno in svedese saprei spiegare queste emozioni". Stasera si conoscerà il nome delle avversarie tra Spagna o Italia
GINEVRA – La Nazionale Svizzera femminile regala una gioia memorabile durante l’Europeo casalingo, strappando il primo – storico – pass per i quarti di finale della competizione. Merito di un percorso fin qui esaltante, seppur non privo di difficoltà. Tutte affrontate di petto e con caparbietà dalle ragazze di Pia Sundhage, che hanno chiuso il girone al secondo posto, alle spalle della “perfetta” Norvegia.
L’1-1 di ieri contro la Finlandia consegna l’accesso alle rossocrociate, che all’appuntamento di Ginevra arrivavano con due risultati su tre disponibili. Tradotto: Beney e compagne non dovevano perdere per avanzare nel tabellone. E così è stato.
Spinte dal tifo di uno Stade de Genève gremito per l’occasione – a testimonianza del crescente interesse verso il movimento femminile – le elvetiche passano con il brivido. Sì, perché in una partita incentrata principalmente sul non prendere gol, è stata la Finlandia a portarsi in vantaggio al 79' su calcio di rigore.
Il gol delle avversarie è stato la classica doccia fredda, ma quanto a carattere la Svizzera ha dimostrato di non avere nulla da invidiare a nessuno. E allora, al 92', ecco il lampo di Xhemaili, con il piattone che vale l’1-1 e regala un appuntamento storico al nostro calcio femminile.
La selezionatrice Pia Sundhage ha parlato a fine gara di “qualcosa di incredibile. Nemmeno in svedese – la mia lingua madre – riuscirei a spiegare quello che sto provando. Ora si festeggia – "perché è giusto", ha detto l’allenatrice – ma da oggi si torna a pensare al campo. Perché c’è un quarto di finale da preparare, e questa sera si conoscerà il nome delle avversarie: sarà una tra Spagna e Italia (in campo alle 21.00) a sfidare la Svizzera venerdì 18 luglio allo Stade de Suisse.