Dopo gli affondi del presidente del PLR, arriva la dura replica: "I licenziamenti comunicati a Laura Sadis il 4 novembre: è la dimostrazione che la ministra e Cattaneo non si parlano"
LUGANO - Ieri le bordate di Rocco Cattaneo, oggi la replica al vetriolo da via Monte Boglia. È scontro aperto, e scontro duro, tra PLR e Lega. Come prevedibile le parole del presidente liberale radicale pronunciate davanti alla platea del congresso di Lugano, hanno provocato la reazione leghista. Una reazione, ovviamente, messa nero su bianco sul Mattino di questa domenica.
“Stiamo lavorando a difesa dei posti di lavoro ticinesi. Un argomento che la Lega porta avanti alla grande. E allora invito tutti gli imprenditori leghisti a licenziare subito i frontalieri e ad assumere ticinesi”, ha detto Cattaneo ai delegati PLR.
"Ebbene - la replica leghista - Attilio Bignasca, a causa della concorrenza sleale ad opera dei padroncini cui l’ex partitone ha spalancato le frontiere, ha dovuto lasciare a casa una quindicina di dipendenti: di questi, i quattro quinti sono frontalieri. Bignasca ne ha dato comunicazione il 4 novembre a Sadis. La sciocca sortita del presidente in fuseaux è l’ennesima dimostrazione che lui e la sua contabile del DFE non si parlano!!".
Risposta per le rime anche a un altro punto del discorso Cattaneo, quello dedicato all’ultima copertina del Mattino della domenica, dal titolo “PLR: è fuggi fuggi”: dopo Giorgio Giudici anche Fulvio Pelli e Moreno Colombo lasciano la politica: “La Lega – ha detto il presidente PLR - dice che stiamo perdendo i pezzi. Ma io dico che li stanno perdendo loro, noi li stiamo semplicemente cambiando”.
"Cattaneo, in un’impennata d’ingegno - si legge sul Mattino - è perfino riuscito ad attaccare la Lega per i recenti gravi lutti che l’hanno colpita! Che livello!!".
Ma sull'ultimo numero del Mattino si registra anche un duro attacco al Governo, con tanto di prima pagina dedicata. Nel mirino del foglio leghista, articolo firmato Lega dei Ticinesi, Paolo Beltraminelli, Laura Sadis e Manuele Bertoli. Secondo quanto scrive il Mattino, infatti, i tre ministri hanno formato una maggioranza esprimendosi a favore dell'allargamento della libera circolazione alla Croazia, nell'ambito della procedura di consultazione indetta dalla Confedeazione. "Vergogna!", titola il domenicale, e aggiunge: "E’ gravissimo: la maggioranza del governicchio ancora una volta se ne impipa clamorosamente del fatto che i cittadini ticinesi hanno sempre votato "No" ai deleteri accordi bilaterali e si esprime per il "Sì "alla libera circolazione delle persone anche con la Croazia!!"