LUGANO - Il partito socialista di Lugano si è spaccato praticamenta a metà sull'espulsione di Xenia Peran. Un verdetto imprevedibile alla vigilia per una decisione che sembrava scontata. E invece l'assemblea straordinaria ha estromesso dalla direzione del partito l'avvocatessa, coinvolta in un'inchiesta penale con accuse molto pesanti nell'ambito di reati finanziari, con appena 13 voti favorevoli.La linea dura del presidente Raoul Ghisltetta è dunque passata sul filo di lana: 10 militanti, infatti, hanno votato per una linea più soft che proponeva la sospensione di Peran, in attesa di giudizio, facendo leva sulla presunzione di innocenza e sulla difesa dell'avvocatessa che in questi giorni ha rispedito al mittente ogni addebito. Ai 10 voti a favore della linea soft vanno aggiunti anche 2 astenuti. Estromessa Peran, che ieri sera non si è presentata, l'assemblea ha proceduto alla nomina della sua sostituta in direzione: la docente della Csia, Maria Grazia Talarico è stata eletta con 18 voti.