BERNA - La Svizzera, al pari di Singapore, ha firmato ufficialmente oggi una dichiarazione in cui si impegna a praticare lo scambio automatico di informazioni bancarie, a fianco dei altri paesi membri dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), riuniti a Parigi alla presenza del consigliere federale Johann Schneider-Ammann.I ministri dei paesi OCSE, che hanno discusso tra l'altro anche di questioni fiscali, avevano già deciso di sostenere la norma sullo scambio automatico delle informazioni elaborata dall'organizzazione negli ultimi mesi. La Svizzera ha partecipato attivamente alla stesura della norma, e si è quindi associata alla dichiarazione ministeriale."E' chiaramente la fine del segreto bancario sfruttato per ragioni fiscali", ha dichiarato Pascal Saint-Amans, direttore del centro di politica e amministrazione fiscale in seno all'OCSE.La maggior parte degli altri paesi firmatari del documento si erano già impegnati per lo scambio di informazioni fiscali su base automatica, ma la Svizzera e Singapore, importanti centri finanziari, non lo avevano ancora fatto. Finora lo scambio - su richiesta - scattava soltanto in caso di indagine del fisco o della magistratura.Berna ha contribuito attivamente alla stesura del testo, firmato da 40 Stati, tra cui i 34 membri dell'OCSE, fa sapere in un comunicato il Dipartimento federale delle finanze (DFF). La Svizzera considera inoltre che i documenti adottati finora dall'OCSE adempiano ai criteri definiti dal Consiglio federale il 14 giugno 2013, ossia il principio di una norma unica e globale, il rispetto del principio di specialità, confidenzialità dei dati, reciprocità e trasparenza degli aventi diritto di ogni tipo di struttura.Inoltre Berna si aspetta che la disposizione specifica relativa agli USA concernente la trasparenza delle strutture finanziarie sia effettivamente limitata nel tempo, si legge nel comunicato del DFF.