LOCARNO – La situazione è diventata intollerabile. In Ticino sulle strade siamo fermi agli anni Sessanta, quando il traffico era dieci se non venti volte inferiore a oggi. Nel Locarnese e nel Malcantone, le regioni più sfigate, perché non hanno l’autostrada, in certi punti e in certi giorni, la situazione è un disastro.
Questa mattina chi ha osato avventurarsi lungo la cantonale Cadenazzo-Quartino si è trovato in un assurdo collo di bottiglia. Quarantacinque minuti per percorrere sei o sette chilometri. Colonna che arrivava fino alla rotonda dell’aeroporto. A passo d’uomo.
E dall’altra parte, per chi viaggiava verso Bellinzona, colonna da Tenero alla rotonda. Va bene, è estate, ci sono i turisti e la gente è sempre più mobile. Ma spesso è così. Per non parlare di quando piove… Anche perché nel frattempo sul Piano sono sorti nuovi insediamenti produttivi, nuovi centri commerciali… L’unica cosa che è rimasta identica a se stessa, in questo mondo cambiato, è la strada.
La domanda è disarmante, talmente è semplice: che fine ha fatto la strada veloce sul Piano di Magadino? Boh, si è persa nei gruppi di studio, progetti di fattibilità e ipotesi di finanziamento… Ma sapete quanti anni sono passati da quando il progetto di superstrada - la famosa Variante 95 - è stato bocciato in votazione popolare? Sette!
Sette anni e siamo ancora ai piedi della scala. E in mezzo alle polemiche, perché mica penserete che in questi sette anni si sia riusciti a trovare un accordo. L’impressione è che gli ambientalisti quella strada non la vogliano proprio e che faranno di tutto per far saltare il tavolo delle trattative. Ma c'è anche da chiedersi se alla fine c'è qualche forza politica che vuole davvero realizzare il progetto!
Vediamo la cronistoria di questo scandalo: nel 2007, dopo anni di discussioni, progetti e controprogetti, c’è il referendum.
All'indomani della bocciatura in votazione popolare della Variante 95 (30 settembre) – si legge sul sito del Cantone -, “il Dipartimento del territorio ha istituito una Direzione politica di progetto (DPP), incaricata di proporre al Consiglio di Stato 2 o 3 varianti di tracciato condivise e in armonia con le esigenze, non sempre concordanti, poste dallo sviluppo economico, dalla pianificazione territoriale, dalla mobilità, dalla protezione dell'ambiente e del paesaggio”.
E poi?
Poi, “cel mese di ottobre 2009 il Consiglio di Stato ha affidato a un consorzio il mandato per lo studio di fattibilità per il collegamento (elaborazione di varianti)”.
La pagina si chiude con una frase laconica: “Il Consiglio di Stato trasmetterà le varianti scelte alla Confederazione entro la fine del 2010”. Bene. Siamo a metà 2014!
emmebi