BELLINZONA - Carlo Luigi Caimi lascia il Gran Consiglio. Il deputato PPD ha infatti annunciato oggi di non volersi ricandidare alle prossime elezioni cantonali. Si tratta di un addio certamente significativo: nel bene e nel male, per chi lo ha apprezzato o destato, Caimi è stato senza dubbio uno dei protagonisti del Parlamento ticinese degli ultimi anni. Specie nell'ultima legislatura dove è stato presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla Logistica. Un caso che ha infiammato l'agone politico e che lo ha visto protagonista sulla scena."Dopo quasi dodici anni di impegno ricchi di soddisfazioni politiche e personali - si legge in una nota diffusa da Caimi - ho deciso di rinunciare a sollecitare la candidatura per una quarta legislatura quale deputato PPD al Gran Consiglio ticinese. A partire dall’aprile 2015 mi attenderanno nuove sfide personali e professionali"."Eletto nel 2003 - si legge nel comunicato - non ho mai mancato una seduta plenaria del Parlamento cantonale. Ho avuto l’onore di essere membro della Commissione della gestione e delle finanze, della Commissione della legislazione (che ho presieduto nel 2008/2009), della Commissione delle petizioni e dei ricorsi (presieduta nel 2005/2006), della Commissione Sanitaria (presieduta negli anni 2007/2008), della Commissione Costituzione e diritti politici (presieduta nel 2012/2013), della Commissione Aggregazione di Comuni (vice Presidente 2006/2007), della Commissione tributaria, della Commissione Pianificazione Ospedaliera e della Commissione per l’istituzione di una nuova facoltà di scienze biomediche e la creazione di una scuola di Master in medicina umana. Ho presieduto negli anni 2012-2014 la Commissione parlamentare d’inchiesta sulla Sezione della logistica. Sono stato membro dell’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio per quattro anni, in veste di scrutatore e incaricato per l’introduzione della nuova piattaforma informatica SharePoint del Parlamento (dal 2007 al 2011). Ho ricoperto fino ad oggi il ruolo di rappresentante del Gran Consiglio nella Comunità d’interessi dei parlamenti cantonali ICC"."Sono stato relatore o co-relatore commissionale - scrive ancora Caimi - su importanti temi. Desidero ricordare la prima grande aggregazione riguardante la Città di Lugano, le due modifiche della Pianificazione delle attrezzature medico-tecniche di diagnosi e di cura a tecnologia avanzata o particolarmente costose, la normativa cantonale d’applicazione dell’art. 55a LAMal (moratoria o clausola del bisogno per i medici), la revisione della Legge sull’esercizio delle professioni di fiduciario, l’adeguamento della legislazione cantonale alla revisione federale del diritto societario, l’adeguamento al diritto superiore della protezione dei dati personali, le modifiche delle norme sulla cittadinanza ticinese e l’attinenza comunale, la Pianificazione dell’assistenza e cura a domicilio 2006-2009, la Pianificazione socio-psichiatrica 2009-2012 (tuttora in vigore), la modifica della Legge sulla perequazione finanziaria intercomunale, la modifica della Legge sulle aggregazioni e separazioni di Comuni, la Legge sull’archiviazione e sugli archivi pubblici, la concessione del credito cantonale per le opere complementari e gli adattamenti di progetto del nuovo collegamento ferroviario Lugano-Mendrisio-Varese-Malpensa, la modifica della Legge sui beni culturali, i Programmi d’agglomerato del Bellinzonese e del Locarnese, il rapporto di maggioranza sull’iniziativa popolare costituzionale elaborata «Avanti con le nuove città di Locarno e Bellinzona», la nuova Legge sul turismo,la normativa riguardante la «Film Commission» ticinese. Ho avuto anche la soddisfazione di veder concretata per la prima volta quest’anno due modifiche legislative da me proposte: l’anticipo al 30 settembre di ogni anno della presentazione del Preventivo dello Stato e la modifica della Legge sull’organizzazione giudiziaria che ha portato a 27 il numero dei Giudici supplenti del Tribunale d’appello"."La scelta del Distretto PPD di Lugano del novembre 2013, da me non condivisa - conclude Caimi - di introdurre tre circondari elettorali non è estranea alla mia decisione: la Città di Lugano avrà infatti, a partire dal 2015, al massimo due rappresentanti PPD in Gran Consiglio (oggi sono cinque). Conserverò un ottimo ricordo di questa straordinaria e ricca esperienza parlamentare quale Deputato al servizio dei cittadini del nostro Cantone. Ringrazio il Partito Popolare Democratico e i colleghi del Gruppo PPD in Gran Consiglio per l’amicizia e l’ampia libertà che mi hanno sempre lasciato nell’esercizio delle mie funzioni.