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Politica e Potere
09.11.2014 - 13:050
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Alessandro Speziali il "frullatore": "Ecco come abbiamo costruito il programma del Partito. Una guida anche per i nostri due futuri consiglieri di Stato"

Al congresso del PLR parla l'uomo che ha coordinato la sintesi del documento elettorale. GUARDA LE FOTO DEL CONGRESSO E LEGGI TUTTI I PUNTI DEL PROGRAMMA

LUGANO – Com’è nato il programma elettorale del PLR? Lo ha spiegato questa mattina al congresso di Lugano Alessandro Speziali, che Rocco Cattaneo ha definito un “frullatore”, l’uomo che ha coordinato i lavori di sintesi di documento.

“Abbiamo tentato di scattare una foto del Ticino di oggi per tentare di produrre una foto del Ticino di domani, il più possibile nitida e chiara”, ha premesso.

La società che evolve, ha spiegato, “ha rimesso in discussione alcuni paradigmi che ci sembravano sacri. Il mantra della crescita incontrollata è stato messo in discussione. Più discutevamo all’interno del gruppo e leggevamo i contributi che ci arrivavano, più ci accorgevamo che il rilancio del Partito non è solo una questione di rifare il logo, ma anche e soprattutto di proporre analisi e proposte concrete. Che non si poteva passare solo dal feticcio del marketing”.

Così, ha aggiunto, siamo arrivati a definire tre assi concettuali, tre sorgenti di ispirazione politica, che si inseriscono nel solco dei valori liberali: libertà, solidarietà, giustizia e responsabilità.

E da qui sono nati i tre punti concettuali.

“Il primo è la coesione: ci rifacciamo al nostro interclassismo, che si concretizza quando ogni cittadino trova un posto nella società. Un concetto che non divide la società tra buoni e cattivi ma che promuove l’azione, la politica del fare. Il secondo è il territorio, un concetto che parla di noi, del Ticino, dell’ambiente, ma anche della prossimità”.

Il terzo punto è lo sviluppo, ha detto Speziali: “Con questo termine vogliamo superare la tendenza alla crescita priva di un focus sulla qualità. Vogliamo un reale sviluppo, vogliamo che il lavoratore e l’imprenditore tornino al centro della politica”.

Tre concetti, tre ingredienti, che abbiamo frullato insieme dando vita a cinque concetti, ha spiegato. “Abbiamo costituito cinque team specialistici, elaborando idee che sono state passate poi al setaccio nel corso di un workshop. Ne è nato un programma fluido e flessibile, che ci permetterà a metà legislatura di capire cosa è stato fatto e cosa resta da fare. Ogni proposta ha una data di scadenza che permette di distinguere i progetti dalle promesse elettorali, anche per confrontarci con altri partiti. Il programma del PLR è un abito sartoriale su misura che deve convincere non solo i nostri elettori ma anche tutti i cittadini, una guida anche per i nostri futuri, due, consiglieri di Stato”.

I cinque punti programmatici, che disegnano la "casa del PLR" sono: scuola, formazione e cultura (le fondamenta), sicurezza, città e valli (le mura), e lavoro (il tetto).

Sono quindi intervenuti i deputati Bixio Caprara e Roberto Badaracco. Il primo ha sottolineato che il PLR deve dara “priorità al contenimento della spesa pubblica. In Ticino non è oggi possibile dire se la spesa è gestita in modo efficace ed efficiente: mancano indicatori quantitativi e finanziari. Nemmeno il Governo è in grado di stabilire se un servizio rispetta il criterio dell’efficienza”.

Gli ha fatto eco Badaracco: “Come partito del buon governo e delle finanze sane dobbiamo affrontare la questione a livello cantonale. Come abbiamo fatto a Lugano, creando un gruppo specifico nel nostro Partito che ha proposto dodici punti da realizzare, punti che il Municipio ha già in parte adottato”.

emmebi

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