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26.03.2015 - 06:420
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Locarno e "appaltopoli", pulizie di primavera: il vicesindaco Caroni e il municipale Moretti si dissociano dal comunicato che punta il dito su Cotti

Un'ora e mezza di discussioni per decidere cosa scrivere sul non luogo a procedere del Ministero pubbico in assenza di Giuseppe Cotti

LOCARNO – L’ultima seduta del Municipio di Locarno non è certamente stata serena. Per un’ora e mezza, in assenza di Giuseppe Cotti, l’Esecutivo ha discusso e litigato su cosa scrivere nel comunicato stampa in merito al decreto di non luogo a procedere emanato dal Ministero pubblico sul caso “appaltopoli”.

Decreto inviato al Municipio oltre due settimane fa e che ha chiuso il caso unicamente dal profilo penale, e limitatamente al verbale con cui nel 2012 venne assegnato il mandato per le pulizie cittadine (leggi articolo correlato). Nel calderone c’è bel altro: basti ricordare il durissimo rapporto dell’Ufficio appalti consegnato nei mesi scorsi, che ha messo in luce diverse illegalità nell’assegnazione di commesse e mandati da parte del Municipio.

Martedì scorso il sindaco Carla Speziali ha sottoposto ai colleghi una bozza di comunicato stampa ancora più severa di quella che è uscita, nella quale si puntava il dito più esplicitamente su Cotti, quasi che il problema sia stata la sua segnalazione al Ministero pubblico e non il malandazzo che andava avanti da anni a Palazzo Marcacci.
Sia come sia, oggi LaRegione riporta le posizioni critiche di due municipali, il vicesindaco Paolo Caroni e il socialista Ronnie Moretti, che si dissociano dal comunicato stampa approvato dalla maggioranza dell’Esecutivo.

In particolare dalle conclusioni: “Considerato l’esito di questa vicenda il Municipio deve censurare il comportamento di chi, con segnalazioni gratuite, ha contribuito ad alimentare la cultura del sospetto nei confronti dell’Amministrazione comunale e del suo opera”.

Sarebbe interessante se nella prossima seduta il Municipio di Locarno diramasse un comunicato stampa per censurare, anche e soprattutto, il sistema con cui per anni sono state gestite le assegnazioni dei mandati e degli appalti indicando nomi e cognomi di chi ha voluto e di chi ha supinamente accettato quel sistema. Per eventuali spunti, leggere il secondo articolo correlato.
Tornando al vicesindaco Caroni, ha dichiarato a LaRegione: “sono in disaccordo con alcuni aspetti riguardanti la nota, ma non voglio entrare nel merito della questione”.

Moretti, invece, ha spiegato che il comunicato stampa è stato “un’iniziativa del sindaco” e ha aggiunto che, “così come formulato sorvola completamente sul fatto che il 14 febbraio 2012 sia stata presa la decisione illegale di non indire immediatamente un concorso per le pulizie. Gli atti dell’inchiesta penale appena conclusa evidenziano una serie di lacune” da parte del Municipio.

Marco Bazzi

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