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Politica e Potere
13.09.2015 - 11:330
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Il Mattino fucila il LAC, l'imbarazzo di Borradori: "Non retrocedo. Nessuna censura, ma chiariremo in Municipio la posizione di Quadri e parlerò con Attilio"

Il sindaco: “La posizione di Lorenzo è delicata per il suo doppio ruolo di collega e direttore del giornale. Ribadisco: il LAC è fondamentale per il futuro di Lugano"

LUGANO – Marco Borradori è imbarazzato. E chi non lo sarebbe al suo posto? Ieri il sindaco ha osannato il LAC e questa mattina, il giorno dopo l’inaugurazione, si è trovato sul Mattino in divisa da volontario luganese con quel titolone “E nümm a pagum!” (leggi qui). Per non dire delle cannonate che il settimanale leghista ha sparato contro il Polo culturale a poche ore dalla cerimonia alla quale hanno preso parte non solo Borradori ma anche Michele Foletti e Norman Gobbi. Insomma, tre big del movimento di via Monte Boglia…

“Sia chiaro – dice il sindaco di Lugano a liberatv -: non retrocedo di un centimetro. Nessuno mi ha suggerito i discorsi di ieri, è farina del mio sacco e quel che ho detto lo difendo fino in fondo. Abbiamo una grande opportunità che si chiama LAC e come Città dobbiamo sfruttarla e farla rendere fino in fondo”.

Il Polo culturale è una freccia in più al nostro arco – prosegue Borradori -, “e siccome non possiamo più basarci solo sulle rendite della piazza finanziaria sono convinto che la cultura sia importante per il futuro di Lugano. Abbiamo uno strumento: usiamolo, rendiamolo vivo e dinamico. Il LAC è un tassello fondamentale per il futuro della nostra città. E sarà anche un atout per il turismo: nasce come elemento culturale, per la crescita e il piacere di tutti, ma ha un potere di attrazione turistica importante”.

Ci sono diversi motivi per essere critici su questo progetto, ammette il sindaco, “e accetto tutte le critiche, purché aiutino a rendere migliore l’operazione e non siano fini a se stesse. Ribadisco quinti totalmente quello che ho già detto ieri, e sono convinto che chi era presente alla festa ha percepito positività, ottimismo: una città deve creare cose belle e non perdersi in sterili polemiche e nel pessimismo”.
Tutto chiaro. Ma il Mattino è diretto da Lorenzo Quadri, che è anche municipale di Lugano, nonché direttore del Dicastero turismo…
“La posizione di Quadri è effettivamente delicata per questo suo doppio ruolo – ammette Borradori -. Dovremo parlane in modo aperto con lui in Municipio. Abbiamo già iniziato a farlo nell’ultima seduta, dopo un ennesimo articolo pesante sul LAC. Riprenderemo il discorso giovedì prossimo”.

Il Mattino è libero di scrivere quello che vuole, precisa il sindaco, “può riportare la posizione dell’editore (la famiglia Bignasca, ndr), e non mi permetto di fare opera di censura, come non lo faccio con altre testate. Cercherò di chiarire le cose anche con Attilio Bignasca. È chiaro che non mi fa piacere leggere una prima pagina come quella di oggi, proprio il giorno dopo l’inaugurazione. Vorrei che il Municipio, ma in generale tutto il mondo politico luganese, riuscisse a fare gruppo, ed essere unito e coeso per fare gli interessi di una Città a cui tutti vogliamo bene”.

emmebi

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