Elezioni comunali, la direzione del PS di Lugano piazza la prima mossa: lista unica per il Municipio da Montagna Viva fino al PC. Passando per i Verdi...

LUGANO – Archiviate le Federali (anzi no, manca ancora il ballottaggio per gli Stati…), si parete con le Comunali. Nell'anno elettorale in Ticino la campagna non conosce attimi di respiro. E la prima mossa di peso in vista della prossima contesa di aprile la piazza il PS di Lugano. I socialisti guidati da Raoul Ghisletta, concretizzando quanto ripetutamente annunciato negli ultimi mesi, prendono l'iniziativa nell'area progressista facendosi promotori di una lista unica per il Municipio. Un'alleanza piuttosto larga (dai Montagna Viva al Partito comunista, passando per i Verdi) quella che i dirigenti socialisti intendono imbastire. Un'idea ambiziosa che per essere verificata ed eventualmente costruita, deve innanzitutto ricevere il nullaosta dalla base del PS Luganese. Ed è esattamente questo che la direzione chiederà all'assembla convocata per il 19 novembre. "Allo scopo di ottenere il miglior risultato possibile del fronte progressista alle elezioni comunali 2016 – si legge nella bozza di risoluzione che verrà proposta - l'Assemblea del partito socialista di Lugano dà mandato alla Direzione di intavolare una discussione con tutte le forze progressiste (Verdi, Verdi Liberali, PC, POP, GISO, Montagna Viva, etc…) allo scopo di presentare una lista unica al Municipio". Un'alleanza che secondo Ghisletta e compagni si baserà su una piattaforma comune e su alcune regole chiare. Tra cui ce ne è una che spicca: "I singoli schieramenti non potranno porre pregiudiziali "contro" la presenza sulla lista di candidati di altre forze progressiste: ogni componente è libera di scegliere i propri candidati, una volta definito il numero di posti attribuiti". A chi figurerà sulla lista, ovviamente, è richiesta una campagna leale verso i colleghi. Per quanto concerne il Consiglio Comunale, invece, la Direzione del PS di Lugano punta ad allestire una lista del partito socialista aperta ad altre forze progressiste, come avvenuto nel 2013.