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21.03.2016 - 14:140
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Sgravi fiscali per le aziende, rigore finanziario sui conti pubblici, recupero degli edifici dismessi e "Piano Marshall". Ecco le proposte del PLR per il rilancio del Ticino

Il partito di Rocco Cattaneo ha presentato oggi la propria visione in vista della manovra di rientro finanziario

CAMORINO - Il PLR ha presentato oggi la propria visione in vista della manovra di rientro finanziario che verrà presentata dal Governo in aprile: conti in pareggio entro la fine della legislatura e investimenti strategici a lungo termine, fondamentali per il futuro del nostro Cantone.

Dopo la fibra ottica, si legge in una nota stampa, “il PLR propone la rivalorizzazione degli edifici dismessi e, in vista dell'approvazione a livello federale della riforma III dell'imposizione delle imprese, chiede una modifica della legge tributaria che riduca dal 9 al 6.5% l'aliquota di imposizione sugli utili. Un Gruppo di lavoro è inoltre attivo per predisporre a breve altre proposte di rilancio”. 
Il contesto non è semplice dal punto di vista economico data la forte pressione del franco svizzero e la crisi che sta conoscendo, ormai da anni, il nord Italia. Lo stesso vale per la precaria situazione attuale dei conti dello Stato, con una manovra di rientro da 180 milioni di franchi in previsione. Come ha sottolineato il presidente Rocco Cattaneo, in un’ottica di rilancio, non ci si può concentrare solo su una visione a corto termine – sicuramente importante per rispondere ai bisogni della popolazione – ma è fondamentale avere una visione più a lungo termine che deve sfociare in progetti di sviluppo.

Rigore finanziario come punto di partenza

Alex Farinelli, capogruppo PLR in Gran Consiglio, ha esposto le condizioni che il PLR ritiene necessarie per entrare nel merito della manovra finanziaria che il Governo presenterà a fine aprile, questo coerentemente con quanto già dichiarato in sede di discussione del preventivo 2016. In particolare si è ribadito che la manovra:

- dovrà rispettare i vincoli del freno ai disavanzi senza prevedere un aumento del moltiplicatore;

- dovrà essere, nel suo complesso, finanziariamente neutrale rispetto ai Comuni, questo anche in considerazione del progetto di riordino istituzionale "Ticino 2020" cui il PLR ha dato fiducia in particolare al DI

- non dovrà contenere delle misure "cerotto" generalizzate sul personale come ad esempio contributi di solidarietà provvisori.

Prepararsi alla riforma III delle imprese

Dopo l’iniziativa del 2013 “Rilancio fiscale 2015 – 2018”, il PLR chiede ora che venga preparata, in vista dell'applicazione della riforma III della fiscalità delle imprese, una modifica della Legge tributaria per favorire lo sviluppo di nuove opportunità di lavoro nel nostro Cantone. Tenuto conto che a livello federale ci si avvicina ad una soluzione definitiva, allo scopo di evitare la perdita di aziende interessanti sia dal profilo fiscale (oltre il 22% dell'intero gettito proviene da queste persone giuridiche) sia per l'indotto prodotto (circa 1'500 soggetti) e contemporaneamente dar fiato alle imprese (più di 25'000) che oggi faticano a competere sui mercati, il PLR chiede di: 

- prevedere una riduzione dell'imposizione fiscale degli utili delle aziende passando progressivamente dal 9% al 6.5%;

- mettere in atto la riduzione al più tardi entro 4 anni dall'entrata in vigore della riforma a livello federale.

Rilancio degli edifici dismessi

Il PLR vuole una politica che sappia coniugare efficacemente sviluppo economico e sviluppo territoriale con l’intento di offrire ai cittadini una miglior qualità di vita. Come ha spiegato il vicepresidente Nicola Pini è ora di passare dalle parole ai fatti. Pensiamo, ad esempio, alla fibra ottica a domicilio: in un momento così delicato è fondamentale che il Cantone non abbandoni gli investimenti nelle infrastrutture che possono portare, nel medio termine, importanti vantaggi. 

Inoltre il PLR ha presentato una mozione (primo firmatario Nicola Pini) che chiede al Governo di impegnarsi per un’attivazione sistematica degli oltre 1'000 edifici dismessi presenti sul territorio cantonale. Un’attivazione che potrà portare benefici economici (recupero e rilancio degli edifici dismessi con nuove destinazioni, attività, insediamenti e investimenti), territoriali (estetica e valorizzazione degli spazi pubblici; protezione e razionalizzazione del territorio) e socio-culturali (appartamenti a pigione moderata o a misura di anziano; spazi culturali o espositivi).
Nel concreto la mozione chiede il finanziamento tramite la politica regionale di un profilo che agisca sul territorio in collaborazione con enti pubblici e privati, la realizzazione di un catalogo pubblico e la definizione di incentivi pianificatori.

Un gruppo di lavoro composto da deputati in Gran Consiglio, coordinato da Pini, sta inoltre elaborando ulteriori proposte per quanto riguarda il piano di investimenti proposto nei mesi scorsi da Cattaneo, il cosiddetto “Piano Marshall”.

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