BELLINZONA - Non si placano le polemiche dopo la decisione del Gran Consiglio di invitare il Consiglio di Stato a segnalare i radar mobili. Al coro delle voci critiche si aggiunge oggi quella di Fulvio Caccia. L'ex Consigliere di Stato PPD, in un articolo apparso sulla regione, ci va giù durissimo. "Come cittadino, pedone e automobilista, padre di tre figli e con sette abiatici, sono sconcertato! Che si possa e si debba insistere sulla prevenzione non ho dubbi. Ma poi, nella nostra cultura politica, viene soltanto il rispetto della leggi, senza ma e se e chi sbaglia paga", scrive Caccia in aperto contrasto con il gruppo parlamentare del suo partito che ha approvato il provvedimento con Lega e la Destra. "Il preavviso della postazione radar - scrive ancora l'ex ministro sul quotidiano bellinzonese - rappresenta una presa in giro per tutti quegli automobilisti che rispettano le regole e riduce il freno ai comportamenti illegali. Con buona probabilità, per chi sente così imperioso il bisogno del preavviso, l’adeguamento della velocità arrischia di essere limitato ai 200 metri tra l’avviso e la postazione radar. Questa sarebbe sicurezza per i disonesti, non per i pedoni in particolare".