POLITICA E POTERE
Tutte le provocazioni di Nora Illi. Ecco il filmato della 32enne a Lugano in niqab con l'amica Aisha. Le due si siedono al ristorante, arriva la polizia e... "Ci hanno trattenute per tre ore e multate due volte: per il viso coperto e perché ci siamo rifiu
Il ministro Gobbi: "Chiaramente una provocazione. Persone come Nora Illi rappresentano idee non maggioritarie nell’Islam elvetico e danneggiano i moderati"
CRONACA

La nuova provocazione di Nora Illi. Dopo Locarno, eccola in niqab a Lugano. Fermata dalla polizia in piazza Rezzonico ha rifiutato di togliersi il velo. L'ammontare della multa verrà deciso dal Municipio: probabilmente oltre 100 franchi, essendo la donna

30 AGOSTO 2016
CRONACA

La nuova provocazione di Nora Illi. Dopo Locarno, eccola in niqab a Lugano. Fermata dalla polizia in piazza Rezzonico ha rifiutato di togliersi il velo. L'ammontare della multa verrà deciso dal Municipio: probabilmente oltre 100 franchi, essendo la donna

30 AGOSTO 2016
LUGANO – Nora Illi racconta le sue ultime provocazioni in un video prodotto dal Consiglio centrale islamico. Il filmato, pubblicato sul profilo Facebook della 32enne bernese convertita all’islam, mostra la donna che passeggia per le vie del centro di Lugano con un’amica, Aisha. Entrambe indossano il niqab, contravvenendo alla legge che vieta la dissimulazione del volto, o più semplicemente vieta il burqa, in vigore dal 1° luglio. Nora Illi si fa anche filmare con il pugno alzato di fronte alla statua di Guglielmo Tell. Poi le due donne si siedono a un ristorante e ordinano una pizza.

“La polizia è arrivata in modo plateale al nostro tavolo e ci ha intimato di scoprirci il volto – racconta la Illi nel video -. Ci siamo rifiutate e così ci hanno portato in centrale e ci hanno trattenute per tre ore. Alla fine abbiamo ricevuto due multe: una perché avevamo il viso coperto e una perché ci siamo rifiutate di scoprirlo”.

“In futuro – conclude la 32enne bernese - non accetterò più che mi si vieti di muovermi liberamente nel mio Paese. Tornerò in Ticino per mangiare una pizza e sul lago Maggiore per andare in pedalò”.

Intanto, il ministro Norman Gobbi intervistato dal Corriere del Ticino, sostiene che persone come Nora Illi rappresentano idee non maggioritarie nell’Islam elvetico e danneggiano i moderati. “Agire così significa non riconoscere il principio fondamentale della democrazia diretta e mancare di rispetto ai cittadini svizzeri. Ricordiamoci che questa è anche una questione di sicurezza: sotto il burqa può celarsi chicchessia”.

Io non voglio impedire a nessuno di esprimere la propria fede, conclude il ministro, “ma questa è chiaramente una provocazione a cui non bisogna dare troppo peso: Nora Illi è solo in cerca di visibilità. Continueremo con la nostra linea di fermezza: provocazione sanzionata, ma non raccolta”.

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