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04.12.2016 - 18:410
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Siluri di Germano Mattei e altri quattro deputati contro il Pandamobile del WWF: "Propaganda unilaterale in favore del lupo nelle scuole ticinesi. L'unica specie da proteggere nelle valli è l'uomo".

Il deputato di Montagna Viva chiede al Governo chi ha autorizzato la campagna del WWF, in quali scuole e quanto versa il Cantone all'associazione ambientalista

BELLINZONA – Il deputato di Montagna Viva Germano Mattei torna sul tema dei Grandi predatori. Lo fa con un’interrogazione firmata anche dai liberali radicali Franco Celio Giorgio Pellanda, e dai leghisti Fabio Badasci e Andrea Zanini.

“Orso, lince, sciacallo dorato e in particolare il proliferare del lupo – specie che era scomparsa dalla svizzera da oltre un secolo - sono temi che oramai sono di conoscenza pubblica e che tengono banco sui diversi organi d’informazione e nelle discussioni nell’opinione pubblica. In particolare il lupo, dopo decenni di assoluta protezione, sta perdendo l’atavica paura nei confronti dell’uomo e non di rado si avvicina agli insediamenti”, scrive Mattei.

E spiega: “Il nostro territorio non è adatto a ospitare la presenza dei grandi predatori, in quanto causano gravi danni, mettendo in pericolo l’esistenza dell’allevamento e della pastorizia – specialmente di ovini e caprini – e inducono all’abbandono degli alpeggi con l’inselvatichimento e deperimento geo-morfologico di vaste aree montane. Ne consegue pure il latente pericolo della scomparsa dei tanto ricercati prodotti “nostrani” di provenienza a km 0. Ripercussioni negative vi sono poi nel settore del turismo e per l’economia delle regioni di montagna”.

Poi, dopo una lunga premessa, viene al dunque: “L’abbandono che è in atto da decenni di vaste aree alpine, i nuovi orientamenti della politica agricola, legislazioni eccessivamente conservatrici e di protezione, la ricerca di effimere comodità, la globalizzazione sociale ed economica, sono realtà che causano lo spopolamento d’interi villaggi e vuotano le vallate. Si sta disegnando con continuità e senza interruzione un territorio abbandonato e adatto al ritorno e alla diffusione dei grandi predatori”.

E aggiunge: “L’unica specie in questo momento in via d’estinzione e da proteggere nelle regioni di montagna è quella dell’uomo”.

“L’educazione nelle scuole su questi temi è da promuovere senza sosta e in modo generalizzato – prosegue -. Quest’educazione deve comprendere tutti i pro e i contro delle varie situazioni che si possono generare nel territorio e non devono essere a senso unico. In questi giorni è iniziata nel Cantone presso le sedi scolastiche della prima infanzia ed elementari una serie di tappe di un Bus Pandamobile del WWF sui lupi che a parole vuol educare, ma, in effetti, è una smaccata e unilaterale propaganda alla libera diffusione di questo predatore. Parlare di possibile convivenza tra uomo e grandi predatori può essere il tema di una bella fiaba, ma ha nessun riscontro nella cruda realtà del vissuto quotidiano. Basta leggere la cronaca di quanto succede in Francia e nella vicina Italia ove vi sono mamme che accompagnano a scuola i propri figli con il fucile tra i sedili dell’auto, poiché vi sono stati attacchi palesi di mute di lupi. O la paura di famiglie che abitano le vallate attorno al Monviso, che non lasciano più uscire i bambini da soli siccome sovente il lupo si aggira tra le case dei villaggi!”.

Seguono le domande al Consiglio di Stato:

1. Con quale autorizzazione è proposta la presenza del Bus Pandamobile WWF sui lupi nelle scuole del Cantone?

2. In quali Sedi scolastiche è prevista la presenza di questo Bus?

3. Ritiene il Consiglio di Stato conforme a un’educazione equilibrata di bambini in formazione le informazioni che sono date dal Pandamobile del WWF e dei suoi animatori che predicano la possibile convivenza con il lupo?

4. Chiediamo se il WWF riceve finanziamenti dal Cantone, a quale titolo, in che misura e con quali condizioni?

5. Il Dipartimento competente ha dato istruzioni o preso misure mirate all’educazione e informazione equilibrata e completa sulla problematica dei grandi predatori, segnatamente sulla presenza del lupo, che potrebbe avere conseguenze anche drammatiche nel caso di un’ulteriore prolificare della diffusione dei Grandi predatori nel nostro territorio?

6. Considerata la problematica della presenza e diffusione dei Grandi predatori nel Territorio il Consiglio di Sato ha diramato, o intende diramare, direttive all’attenzione della Scuola pubblica per una corretta ed equilibrata informazione degli allievi su queste problematiche?

7. Non intende il Cantone Ticino sostenere con la sua sottoscrizione l’iniziativa del Canton Vallese “lupo, la festa è finita”, iniziativa attualmente in discussione alle Camere federali?

8. Quali sviluppi concreti vi sono stati dopo la decisione del 23 novembre 2015 del Gran Consiglio d’approvazione della Mozione Celio “rivedere le misure di protezione dei lupi”?

9. A che punto sono le decisioni riguardanti gli ulteriori aiuti da accordare agli allevatori colpiti dalle predazioni, in particolare l’applicazione della decisione del Gran Consiglio del marzo 2010 (rapporto 6046 - 6083) in cui si stabiliva che “oltre al risarcimento dei capi predati, vanno risarciti i costi derivanti dalla ricerca e dal ricupero dei resti delle carcasse, nonché dalla perdita del prodotto conseguente”.

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