Difendiamo quindi, non solo la “nostra” libertà ma quella dei cittadini di avere una stampa capace di indagare ponendo domande scomode alle istituzioni, ai poteri forti, siano essi dell’economia che della politica che della magistratura. Questo giornalismo riteniamo sia un antidoto agli abusi e ai soprusi. Una sentinella al servizio dei cittadini. Oggi però per i gravi fatti accaduti alla Sant’Anna, sotto inchiesta penale sono finiti un chirurgo e, incredibilmente, quattro giornalisti che hanno cercato di capire, senza per altro aver pubblicato alcun errore, come quelle cose siano potute succedere".