"Sono un papà mostruoso perché....". Alain Bühler racconta come si è regolato con la figlia per proteggerla dai pericoli del web: "Fino almeno a dopo le medie niente social network"

di Alain Bühler*

Ho installato l’app “Parental control” della Eset sullo smartphone e il tablet di mia figlia. Ho attivato sul suo account google, di cui lei non ha le password, la modalità “Google Safe Search” e sul suo PC ho attivato il “family safety”.

Con lei sono stato chiaro sin dall’inizio, niente social network fino ad almeno dopo le scuole medie (poi si vedrà), niente invio di foto sue o di sua sorella o di altre persone tramite WA e di tanto in tanto potrei dare un occhiata al suo cellulare assieme a lei (soprattutto se qualcosa non mi torna).

Le ho insegnato le prime basi sull’uso del PC e del web e continuerò a farlo, come pure continuerò a mantenere un canale di dialogo aperto su tutti questi temi. Ha la mia piena fiducia e so che non farà cavolate, ma ho preso comunque già tempo fa le mie precauzioni.

Sono sollevato di poter asserire che finora si sono dimostrati inutili, non dal punto di vista del funzionamento, ma perché finora lei ha usato la tecnologia in modo del tutto innocente. Ma lo sappiamo tutti che le cose cambiano in modo repentino.

Ora, con questa cosa del Blue Whale sono ben felice di aver messo paletti ben definiti alle sue attività nello sconfinato mondo del web. Questo almeno fino ai suoi 18 anni…

Questo fa di me un cattivo genitore? Liberissimi di giudicarmi. Ma io ho letto e visto troppo per poter fermarmi al semplice dialogo e faccio quel che posso per tutelare ciò che ho di più caro.

*Consigliere Comunale UDC Lugano