Il Dipartimento del territorio, prosegue la nota, “ha di conseguenza elaborato una modifica della legge sulla raccolta dei funghi volta a proteggere le aree più sensibili del Cantone dall’eccessivo afflusso di cercatori di funghi, provenienti soprattutto da oltre confine. Il Consiglio di Stato, esaminati gli aspetti giuridici, ha proposto l’introduzione di appositi tesserini sino a concorrenza di contingenti stabiliti con una scala di priorità a favore dei domiciliati. Per chi risiede in Ticino i tesserini sarebbero stati gratuiti mentre che i cercatori provenienti dall’estero avrebbero dovuto pagare una tassa di Cancelleria. Posto in consultazione pubblica, questo progetto era stato sostanzialmente condiviso e giudicato positivamente. La soluzione proposta, del resto, ricalcava sostanzialmente un modello già applicato con successo all’estero, segnatamente proprio in varie regioni italiane”.