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01.02.2018 - 14:190
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Argo 1 e rapporto Bertoli, Daniele Caverzasio: "Governo, ora decidi". Il capogruppo della Lega chiede provvedimenti dopo la perizia dell'ex magistrato: "A Beltraminelli deve dirlo ancora qualcuno che le scuse addotte non stanno in piedi?"

Il capogruppo leghista si esprime sugli ultimi sviluppi dello scandalo: “È tempo che i ministri prendano delle decisioni. Finora hanno sempre detto che tutto andava bene, hanno fatto quadrato, gioco di squadra, il che poteva anche starci in una logica collegiale. Ma ora, a fronte di questa perizia, è chiaro che servono delle scelte”

BELLINZONA - “È tempo che il Consiglio di Stato intraprenda qualche passo….”. Daniele Caverzasio non lo dice apertamente, ma il capogruppo della Lega rinnova l’invito all’Esecutivo, a valutare l’esautorazione di Paolo Beltraminelli dalla guida dell’USSI, l’ufficio del DSS al centro della bufera Argo.

 

“Quando insieme ad alcuni colleghi avanzai questa proposta - spiega il capogruppo della Lega - lo feci nell’ottica di riportare un po’ di serenità in quel settore del Dipartimento. Dagli ultimi sviluppi non mi sembra che il clima sia migliorato”.

 

Ma al di là della decisione concreta, Caverzasio si attende una presa di posizione da parte dell’Esecutivo sul rapporto di Marco Bertoli, il perito incaricato dal Governo stesso di far luce sullo scandalo Argo. “È tempo che prendano delle decisioni. Finora hanno sempre detto che tutto andava bene, hanno fatto quadrato, gioco di squadra, il che poteva anche starci in una logica collegiale. Ma ora, a fronte di questa perizia, è chiaro che servono delle scelte”.

 

Il capogruppo leghista, insomma, si allinea a quanto già detto dal collega del PLR Alex Farinelli. Collega con il quale, oltre che in Gran Consiglio, sedeva anche nella speciale Sottocommissione che inizialmente era stata incaricata di approfondire lo scandalo: “E quanto emerge dal rapporto Bertoli non fa che confermare ciò che anche noi avevamo detto. Il perito, naturalmente, ha avuto tempo, mezzi e capacità per un’indagine più approfondita rispetto alla nostra. E grazie a questo lavoro ha potuto rafforzare quelle che erano le nostre conclusioni”.

 

Ma se ripensa a quelle sedute di Sottocomissione, alle audizioni con i vertici del DSS, si sente preso in giro? “Non serve ripensarci. Già allora ci sentivamo presi in giro. Ma non solo noi. Anche il Parlamento si è sentito allo stesso modo quando ha ascoltato le spiegazioni di Beltraminelli. Il capo del DSS ha continuato a trincerarsi dietro la giustificazione dell’urgenza che, come dimostra anche il rapporto Bertoli, non esisteva. Mi chiedo se a questo punto deve dirglielo ancora qualcuno che le scuse addotte non stanno in piedi…”

 

Su come esca il ministro PPD dal rapporto del perito, infine, Caverzasio afferma: “Un po’ zoppo. Ma alla fine toccherà alla popolazione valutare il suo operato. È chiaro che la credibilità nelle istituzioni è stata minata. O lui sapeva oppure gliel’hanno fatta sotto il naso. In entrambi i casi non va bene”.

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