POLITICA E POTERE
LIA addio! Il Consiglio di Stato ha deciso: dopo le sentenze sfavorevoli la legge sulle imprese artigianali va abrogata
Il Dipartimento del territorio è stato incaricato di intraprendere i passi necessari. Il Dipartimento delle finanze e dell’economia, in parallelo, continuerà a sostenere e sviluppare gli sforzi per la tutela del mercato del lavoro ticinese.
BELLINZONA - Il Consiglio di Stato si è confrontato oggi in merito al futuro della Legge sulle imprese artigianali, alla luce della recente sentenza del Tribunale cantonale amministrativo sui ricorsi presentati dalla Commissione federale della concorrenza. Considerando questo pronunciamento e l’esito delle perizie giuridiche già in possesso del Governo, il Dipartimento del territorio è stato incaricato di intraprendere i passi necessari all’abrogazione della normativa. Il Dipartimento delle finanze e dell’economia, in parallelo, continuerà a sostenere e sviluppare gli sforzi per la tutela del mercato del lavoro ticinese.

 

Nella propria sentenza del 27 febbraio scorso, il Tribunale cantonale amministrativo – accogliendo due ricorsi presentati dalla Commissione federale della concorrenza – ha stabilito che la Legge sulle imprese artigianali è lesiva della Legge federale sul mercato interno e anche del principio di proporzionalità. Questo pronunciamento conferma le criticità già segnalate in un precedente giudizio della stessa corte, giunto il 20 novembre 2017, e confermate da due perizie giuridiche consegnate al Governo lo scorso dicembre.

 

Il Consiglio di Stato, discutendo i passi da intraprendere alla luce di questi sviluppi, ha convenuto che le modifiche da apportare alla Legge nel tentativo di renderla compatibile al diritto superiore renderebbero il sistema di controllo poco efficace, sproporzionato rispetto ai risultati conseguibili e troppo oneroso per l’ente pubblico: il Governo ha pertanto deciso di incaricare il Dipartimento del territorio di attivare i passi necessari per l’abrogazione della LIA. Le varie implicazioni pratiche di questa decisione di principio saranno esaminate nella fase di allestimento del Messaggio all’indirizzo al Gran Consiglio. È pertanto prematuro sollecitare in questo momento risposte dettagliate su temi puntuali, la cui disamina avverrà unicamente nel corso delle prossime settimane.

 

In parallelo, il Consiglio di Stato ha riaffermato la propria determinazione nel proteggere il mercato del lavoro ticinese da ogni forma di concorrenza sleale. A questo scopo, il Dipartimento delle finanze e dell’economia effettuerà un’ulteriore campagna di sensibilizzazione delle Commissioni paritetiche, con l’obiettivo di potenziare ulteriormente gli organi di controllo oggi già attivi. In secondo luogo, il DFE valuterà la possibilità di proseguire anche oltre il 2020 nell’applicazione del controprogetto all’iniziativa popolare «Basta con il dumping salariale in Ticino».

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
In Vetrina

EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

Vigezzina-Centovalli, nuova flotta al completo e ottobre da record

10 NOVEMBRE 2025
PANE E VINO

'Quattromani' di solidarietà... Filippo Colombo padrino dell'annata 2023, 10'000 franchi a Soccorso d'Inverno

08 NOVEMBRE 2025
EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

Hotel Belvedere Locarno: dove business, ospitalità e benessere si incontrano

07 NOVEMBRE 2025
PANE E VINO

Al via la 9ª rassegna: 50 ristoranti e oltre 100 piatti dedicati al Pioradoro

01 NOVEMBRE 2025
PANE E VINO

Un Natale dal sapore autentico: i Cesti Regalo del Caseificio del Gottardo

30 OTTOBRE 2025
ENERGIA

Pollegio, hub elettrico di nuova generazione

30 OTTOBRE 2025
LiberaTV+

CRONACA

Lo sfogo di un agente della Cantonale: "Il mio è un grido d'allarme e una richiesta d'aiuto"

31 OTTOBRE 2025
POLITICA E POTERE

Il manifesto, le critiche, il PLR e l'UDC. Tre domande ad Andrea Gehri

25 OTTOBRE 2025
ENIGMA

Putin gioca alla roulette russa?

26 OTTOBRE 2025