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11.03.2018 - 11:040
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Dadò ad alzo zero su "Rimborsopoli". I due stipendi extra all'ex cancelliere Gianella che già percepiva la pensione, i controlli sui pagamenti del DFE... "La gente è perplessa. E le colpe saranno delle donne delle pulizie?"

L'editoriale del presidente del PPD su Popolo e Libertà: "Il versamento dei due salari extra all’ex cancelliere che già percepiva la pensione è allarmante, in quanto parrebbe che è bastata la sollecitazione di quest’ultimo per far spalancare il forziere, senza una puntuale verifica da parte di nessuno"

Di Fiorenzo Dadò (editoriale di Popolo e Libertà che verrà distribuito a tutti i fuochi martedì prossimo, 13 marzo) *

Permessi falsi, Argo1, telefoni dorati, benefit, rimborsi, gettone della Regio Insubrica e salari extra all’ex cancelliere in pensione (ndr: Giampiero Gianella), fatture pagate senza autorizzazione. Se a tutto questo aggiungiamo alcuni dossier che potrebbero riservare spiacevoli sorprese, come quello da 12 milioni e 600 mila franchi della Città dei mestieri, la situazione non è molto rallegrante.

Non c’è reato penale

Per la prima volta nella storia del Cantone il Governo è stato chiamato a sfilare in fila indiana davanti a dei procuratori. Non è proprio una cosetta da nulla! I Magistrati hanno garantito che i Consiglieri di Stato non hanno commesso un reato. Noi non avevamo dubitato, ma le questioni sollevate dal collega Matteo Pronzini meritano attenzione.

La responsabilità di chi è?

In questi giorni si è cercato di scaricare il barile generando confusione. Diverse persone che abbiamo incontrato per strada si dicono perplesse e scoraggiate; non vorrebbero che alla fine a prendersi le responsabilità e le colpe siano le donne delle pulizie.

I richiami del Controllo delle finanze

Il problema riguarda chi ha ricevuto, chi doveva agire e chi ha pagato per l’ennesima volta senza disporre di una base legale. Secondo la legge, chi doveva sottoporre i benefit all’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio per approvazione, sono il Consiglio di Stato e l’ex cancelliere Giampiero Gianella. Perché ciò non è avvenuto, nonostante gli espliciti richiami del Controllo Cantonale delle Finanze?

Fatture e pagamenti.

Ma il controllo? Ancora una volta sembra emergere un quadro preoccupante che va affrontato. Come avvenuto, sembrano esserci alcuni uffici dove è sufficiente una semplice telefonata di un funzionario dirigente affinché vengano pagate le fatture, indipendentemente che ci sia o meno un’autorizzazione legale. Il versamento dei due salari extra all’ex cancelliere che già percepiva la pensione è allarmante, in quanto parrebbe che è bastata la sollecitazione di quest’ultimo per far spalancare il forziere, senza una puntuale verifica da parte di nessuno.

Non è il caso di darci un’occhiata?

Come stanno in definitiva le cose lo dovrà dire la commissione. È tuttavia ovvio che di fronte a queste notizie, i cittadini contribuenti siano preoccupati e si chiedano quali controlli effettivi vengano fatti prima di utilizzare il denaro che loro, con fatica e sacrificio, versano allo Stato attraverso le imposte.
Non ce ne vorrà l’Onorevole Vitta, ma a questo punto, non è forse giunto il momento che qualcuno ci dia seriamente un’occhiata?

* presidente PPD
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