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15.03.2018 - 17:350
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

Polizia, è ora di crescere... In arrivo la riforma delle Comunali. Si parla di un tetto minimo di 25 agenti per gestire un corpo autonomo. Il tema al centro di un vertice della Conferenza sulla sicurezza convocato da Gobbi

Il Gruppo di lavoro Polizia ticinese ha consegnato il suo rapporto formulando una proposta chiara al Dipartimento: aumentare dagli attuali 6 a 21 il numero minimo di agenti delle polizie comunali. Pare che il Consiglio di Stato abbia in seguito deciso di portarlo a 25

BELLINZONA - Il motto potrebbe essere: polizia è (finalmente) ora di crescere. Lo abbiamo scritto nei giorni scorsi: non è più pensabile gestire la sicurezza in Ticino con 17 corpi di polizia comunale (e altrettanti comandanti), che contano complessivamente 470 agenti contro i circa 700 della Cantonale.

Non è solo una questione organizzativa: è un tema che riguarda l’interesse collettivo, sul piano dell’efficienza, operativa ed economica.

Poco più di un anno fa il Governo ha istituito il Gruppo di lavoro Polizia ticinese, con l’obiettivo di migliorare l’attuale collaborazione tra cantonale e comunali.
Ne fanno parte Luca Filippini (Segretario generale del Dipartimento istituzioni, che lo presiede), Luca Bieri, Ufficiale della Polizia cantonale, Monica Rivola, responsabile della Segreteria generale del Dipartimento, Alain Scherrer, sindaco di Locarno, Sergio Bernasconi, sindaco di Novazzano, Matteo Cocchi, comandante della cantonale, Decio Cavallini, capo della Gendarmeria, Roberto Torrente, comandante della Polizia di Lugano, e Dimitri Bossalini, comandante a Locarno e presidente dell’Associazione polizie comunali.

Il Gruppo ha formulato una proposta chiara al Dipartimento: aumentare dagli attuali 6 a 21 il numero minimo di agenti delle polizie comunali. Pare che il Consiglio di Stato abbia in seguito deciso di portarlo a 25 (numero che corrisponde a quello indicato nei giorni scorsi dal sindaco di Vernate Giovanni Cossi in una lettera pubblicata sul Corriere del Ticino).

Ora il ministro delle Istituzioni, Norman Gobbi, ha convocato per il 27 marzo una riunione straordinaria della Conferenza consultiva sulla sicurezza. Conferenza che riunisce i rappresentanti dei “comuni polo”, oltre a Cocchi, Torrente e Bossalini. E il tema centrale è proprio l’aumento del numero di agenti delle polizie comunali.

Il passo successivo sarà mettere in consultazione il progetto di riforma della polizia. Con l’obiettivo di ridurre il numero delle comunali attraverso una sorta di aggregazione a livello regionale, senza comunque intaccare il principio della polizia di prossimità. Insomma, le piccole polizie locali, ormai antistoriche, sono destinate a scomparire nel giro di un paio d’anni nella loro forma attuale. Non mancheranno le opposizioni e i mugugni, ma il processo pare ormai inevitabile.

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