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Politica e Potere
06.04.2018 - 16:460
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:41

"La Polizia ha identificato un giovane che aveva compiuto un vandalismo. Poi è arrivato Pronzini, ha tentato di assumersi la responsabilità e ha insultato gli agenti", il PLR attacca

"Era l'8 marzo, si stava svolgendo una manifestazione in occasione della festa della donna", spiega in un'interrogazione il capogruppo liberale Käppeli. "E il deputato MPS ha dato dei frustrati e degli stupidi ai poliziotti. Il Municipio ne sa qualcosa? Cosa intendono fare Esecutivo e Polizia?"

BELLINZONA – PLR contro MPS, atto terzo. I due partiti si erano già battuti con botta e risposta in occasione delle presunte firme a pagamento. Tramite Opinione Liberale, i liberali stessi hanno accusato l’MPS in pratica di predicare bene e razzolare male, vedendo un conflitto di interessi in cui è coinvolta la consigliera comunale Angelica Lepori, fra gli autori di uno studio sulle Officine (la donna ha poi chiarito a ticinonews.ch che si tratta di un lavoro commissionato dal comitato Giù le Mani dalle Officine).

E oggi pomeriggio arriva la stoccata di Käppeli a Matteo Pronzini, reo di essersi intromesso dopo che un giovane era stato colto a fare vandalismi, e di avere anche insultato gli agenti, oltre a parlare, probabilmente, col loro capo.

Ecco come si sarebbero svolti i fatti. “In data 8 marzo 2018, in occasione della manifestazione organizzata per sottolineare la giornata internazionale della donna, si è appreso – da parte di alcuni partecipanti – che due agenti della Polizia comunale avrebbero colto sul fatto un minorenne ad imbrattare il muro della sede della Posta in viale Stazione e, raccoltene le generalità, avrebbero intimato alla madre la relativa contravvenzione”, spiega il capogruppo liberale in Consiglio Comunale.

“Sennonché il Gran Consigliere MPS Matteo Pronzini, pure presente alla citata manifestazione, intervenuto senza che gliene fosse stata fatta richiesta, avrebbe invano tentato di assumersi la responsabilità dell’atto vandalico. Invitato a qualificarsi, rispettivamente a presentare un documento di legittimazione, avrebbe apostrofato gli agenti di “stupidi” e “frustrati” senza apparente motivo. Non contento avrebbe pure conferito con una terza persona al telefono (verosimilmente un superiore dei due agenti), allontanandosi poi di seguito”, prosegue.

“Senza voler qui giudicare il rispetto del deputato nei confronti dei dipendenti pubblici, ci avvaliamo delle facoltà concesseci in qualità di Consiglieri comunali perporre le seguenti domande al lodevole Municipio.

1. Corrisponde al vero che in data 8 marzo 2018 Matteo Pronzini avrebbe insultato due agenti della Polizia comunale?

2. Corrisponde al vero che in data 8 marzo 2018 Matteo Pronzini avrebbe tentato di sviare l’azione della Polizia comunale, asserendo di essere l’autore dell’imbrattatura in luogo del minorenne colto sul fatto?

3. Corrisponde al vero che in data 8 marzo 2018 Matteo Pronzini avrebbe conferito con una terza persona al telefono, apostrofando di “stupidi” e “frustrati” i due poliziotti intervenuti?

4. In caso di una o più risposte affermative, il Municipio ne è al corrente? Quali misure hanno se del caso adottato o intendono adottare il Municipio e/o gli agenti?”
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