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06.07.2018 - 12:050
Aggiornamento: 10.07.2018 - 11:04

'Città dei mestieri', il PPD all'attacco: il funzionario misterioso, il dossier sparito... "Vitta e Bertoli chiariscano". E dalla Gestione 15 domande al Governo

“Noi – scrive il mensile del PPD, Popolo e Libertà - crediamo nella buona fede degli onorevoli Vitta e Bertoli, sicuri che non vogliano macchiarsi la carriera politica per colpe altrui". Tra le domande della Gestione ne spicca una: "I funzionari sono stati coinvolti, anche indirettamente, nella procedura creditizia legata all'acquisto del fondo e/o al credito di costruzione?"

BELLINZONA - Il mensile del PPD, Popolo e Libertà, torna sulla “Città dei mestieri”, che definisce un caso di “preoccupante connivenza di interessi tra politica e amministrazione”.

L’articolo, intitolato “La foglia di fico”, riassume cronologicamente la vicenda. “In realtà – scrive Popolo e Libertà - la Città dei mestieri viene usata come foglia di fico da chi ha le mani nella marmellata, per nascondere una situazione nebulosa”.

Le novità principali sono tre. L’organo popolare-democratico chiama in causa un (per ora) misterioso funzionario cantonale, della Sezione della Logistica: nel fotomontaggio che correda il pezzo il funzionario è raffigurato con una sagoma nera e un punto di domanda.

Nel fotomontaggio appaiono anche i due ministri - Manuele Bertoli, direttore del Dipartimento educazione, e Christian Vitta, responsabile del Dipartimento economia – che hanno sostenuto politicamente il progetto “Città dei mestieri”.
E la seconda novità riguarda loro: Popolo e Libertà li accusa di aver raccontato in Gran Consiglio “fatti inesatti di grave portata istituzionale”.

La terza novità è che, sempre secondo il mensile del PPD, “il dossier sul palazzo eVita (ndr: che dovrebbe ospitare la ‘Città dei mestieri’) è sparito”.

Nel fotomontaggio figurano anche due deputati del PLR: Paolo Pagnamenta e Giacomo Garzoli. Popolo e Libertà spiega così il senso dell’accostamento:

“1. Il 23 novembre 2015 viene presentata in Gran Consiglio la mozione Città dei mestieri, tra i firmatari c’è il deputato Paolo Pagnamenta.

2. Due giorni dopo, il 25 novembre, Pagnamenta, per conto dell’impresa Taddei SA che dirige, si reca negli uffici cantonali della Logistica a proporre ad un funzionario un progetto immobiliare a Giubiasco nel quale insediare spazi per la Logistica, l’Istituto di formazione continua e la Città dei mestieri.

3. La domanda di costruzione viene inoltrata nel novembre 2015 dalla Evolve Impresa Generale SA, il cui amministratore unico è Flavio Petraglio. Per contro la progettazione e direzione lavori verrà fatta da Evolve SA, presieduta dal deputato Giacomo Garzoli e diretta da Flavio Petraglio. Un anno dopo, il 7 novembre 2016, viene creata ex novo eVita immobiliare SA, presieduta da Flavio Petraglio, la quale esercita il diritto di compera del sedime dallo stesso Petraglio. Tra i membri di quest’ultima troviamo ancora il deputato Paolo Pagnamenta. Nel giugno del 2016 viene inoltrata una variante di progetto, per adempiere anche alle esigenze del Cantone, come si evince dalla valutazione immobiliare e da una perizia.

4. Il 25 ottobre 2017 il Governo presenta il Messaggio di 12,6 milioni di franchi per l’acquisto del palazzo alla neonata società eVita, nel frattempo costruito”.

Il mensile del PPD aggiunge che “tra quanto affermato in Parlamento da Vitta e Bertoli e quanto è emerso nella perizia indipendente ci sono fondamentali discordanze la cui gravità istituzionale non può essere ignorata”.

E pone quattro domande:

“1. Come mai il Governo ha riportato informazioni non corrette?

2. I Consiglieri di Stato sapevano che stavano raccontando fatti inesatti di grave portata istituzionale?

3. Chi è il funzionario che ha fornito questa versione dei fatti? Come mai?

4. Corrisponde al vero che il Dossier sul palazzo eVita è sparito? Se sì, dove è finito e chi l’ha confiscato?”.

“Noi – conclude l’articolo - crediamo nella buona fede degli onorevoli Vitta e Bertoli, sicuri che non vogliano macchiarsi la carriera politica per colpe altrui. Ma per fugare i dubbi sulla preoccupante connivenza di interessi tra politica e amministrazione, tocca a loro fare chiarezza. A questo punto sia l’improvviso ritiro del Messaggio sia la marcia indietro dei venditori non dipanerebbe i sospetti ma sarebbe la conferma inappellabile che quanto sollevato dal PPD è vero”.

Dalla Gestione una raffica di domande al Governo

Ma le domande più puntuali e circostanziate sono quelle che martedì scorso, il 3 luglio, la Commissione della gestione ha rivolto al Consiglio di Stato su richiesta del gruppo parlamentare PPD.
Eccole:

“1.A quando risale il primo contatto, in qualsiasi forma, tra persone coinvolte nella promozione immobiliare (di seguito, i promotori) e persone dell'Amministrazione cantonale (di seguito, i funzionari) in relazione allo stabile eVita? Quale è stato l'oggetto di tale contatto? Chi è il/i funzionario/i che si è/se ne sono occupato/i? Si chiede copia della corrispondenza, eventuali documenti, ecc.

2. Dopo il primo contatto vi sono stati incontri o corrispondenze tra promotori e funzionari? In caso di incontri è stato tenuto verbale di questi ultimi? Quale è stato l'oggetto dell'eventuale corrispondenza (di cui si chiede copia)? Chi ha partecipato a questi incontri?

3. I funzionari sono stati coinvolti nella modifica della domanda di costruzione? Se si, in che modo? Quali prestazioni sono eventualmente state svolte da funzionari? Quali uffici sono stati coinvolti? Si chiede copia della corrispondenza, anche interna all’Amministrazione.

4. Da chi è stato deciso, e sulla scorta di quali considerazioni, l'aumento di superficie rispetto al progetto iniziale? Si chiede copia della corrispondenza, eventuali documenti, ecc.

5. I funzionari sono stati coinvolti, anche indirettamente, nella procedura creditizia legata all'acquisto del fondo e/o al credito di costruzione? È stato chiesto di rilasciare qualsivoglia attestazione o dichiarazione, anche non vincolante, all'indirizzo della banca? Si chiede copia della corrispondenza e della documentazione.

6. I funzionari hanno preso eventuali contatti con artigiani in relazione agli interventi di finitura previsti nel messaggio? Se sì, quali artigiani, su indicazioni di chi? Dei promotori o su iniziativa dei funzionari? Quando e con quale esito? Si chiede copia della corrispondenza, eventuali documenti, ecc.

7. I funzionari come hanno stimato il prezzo di acquisto? Ha avuto luogo una negoziazione con i promotori? Si chiede copia della corrispondenza, eventuali documenti, ecc.

8. Esiste un esemplare firmato della convenzione allegata al Messaggio? Da chi è stata allestita? Chi è stato coinvolto nel suo allestimento? Sono state allestite precedenti bozze? Si desidera visionare anche la copia originale.

9. Con riferimento ai mandati diretti assegnati a Evolve in questi anni o altre società collegate, vi sono prestazioni legate allo stabile eVita? Se sì, quali e per quali importi?

10. Chi sono gli azionisti di eVita SA, Evolve SA e di tutte le società coinvolte o ad esse collegate?

11. Gli artigiani attivi nello stabile sono tutti stati tacitati (ci sono già attestazioni)? Sono state rilasciate garanzie? Esiste il rischio che siano iscritte ipoteche legali? Si chiede copia della corrispondenza, eventuali documenti, ecc.

12. Con riferimento ai posteggi, ci sono già stati contatti per stabilire il prezzo? Si chiede copia della corrispondenza, eventuali documenti, ecc.

13. È stato valutato l'acquisto dell'intero stabile? Se no, perché? Se sì, perché viene proposto l'acquisto dell'80%? Nel Messaggio si cita parte della valutazione immobiliare (in particolare tutti gli elementi legati alla qualità, ecc.), ma si tralascia la valutazione sull’interesse per un ente pubblico di acquistare in Proprietà per piani. Perché questa importante informazione è stata omessa?

14. Il regolamento di amministrazione della PPP conferisce facoltà particolari ai promotori o prevede maggioranze particolari per decisioni in merito alla comproprietà diverse da quelle stabilite dal Codice civile? Si chiedono i documenti. 

15. È già stato individuato il notaio che rogherebbe l'atto di compravendita? È già stato chiesto un preventivo? Chi prenderebbe a carico il costo? Si chiede copia della corrispondenza, eventuali documenti, ecc”.


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