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29.09.2018 - 09:370
Aggiornamento: 30.09.2018 - 14:21

“Per un ospedale del cuore più forte nell’EOC”. Ecco il gruppo che si contrappone a Grazie Cardiocentro

Matteo Quadranti svela logo, nomi e obbiettivi della neonata associazione: "Vogliamo rassicurare i pazienti ticinesi"

BELLINZONA - Si chiamano “Per una sanità più forte per tutti” e sono l’associazione che si contrappone a Grazie Cardiocentro, nella contesa politica sul futuro dell’ospedale del cuore. Matteo Quadranti l’aveva già preannunciato nelle scorse settimane e oggi, in occasione della Giornata mondiale del cure, ha presentato squadra, slogan e logo: “Per un Cardiocentro più forte nell’EOC”. 

Ad accompagnare il deputato PLR una compagine di personalità della politica, della società civile e dell’Ente ospedaliero cantonale. In dettaglio: Fabio Rezzonico, Dick Marty, Giorgio Noseda, Daniele Lotti, Renzo Galfetti, Franco Cavalli, Gaby Malacrida, Andrea Bersani, Mario Guglielmoni, Fernando Pedrolini, Linda Vassena, Franco Celio, Aldo Albisetti, Giuseppe Del Notaro, Francesca Casellini Ghiringhelli, Franca Verda Hunziker, Tiziana Mona, Marco Züblin, Simone Ghisla, Matteo Lordelli, Merlini Luca, Marina Carobbio, Claudio Staedler, Alain Kaelin, Pietro Majno-Hurst; Piergiorgio Mombelli, Pierluigi Quadri e Brenno Balestra.

Una squadra a trazione radical-socialista come, del resto, Grazie Cardiocentro ha un’impronta più di centrodestra. Insomma, nessuna particolare sorpresa negli schieramenti che si confronteranno nei prossimi mesi: una costellazione abbastanza prevedibile per questo genere di battaglia. 

Ma veniamo ai contenuti. “Le offerte specialistiche - si legge nel comunicato diffuso dalla neonata associazione - come quella rappresentata dal Cardiocentro devono godere di autonomia clinica e gestionale ma non possono essere autonome dal punto di vista finanziario in quanto utilizzano fondi pubblici o provenienti da assicurazioni malattia obbligatorie o da donazioni e/o successioni benefiche che vanno rispettate. Anche queste offerte specialistiche così critiche devono essere gestite in modo trasparente, corretto ed essere di tutti i cittadini, integrate con il principio della solidarietà con le specialità più povere, in un contesto solidale pubblico”. 

“Il Cardiocentro - prosegue la nota - è già della collettività e questo per volontà del fondatore che lo ha dato solo in gestione a tempo determinato ad una Fondazione che ora, assolto il campito di crescerlo, deve lasciarlo entrare nella famiglia EOC. Non può diventare una questione privata”.

“La nostra Associazione - termina la presa di posizione - intende informare e rassicurare i ticinesi che il futuro migliore e sicuro per il Cardiocentro è all’interno del EOC”. Nelle prossime settimane sarà convocata una conferenza stampa per precisare meglio l’azione che intende condurre il gruppo. 

Infine, due parole sul logo: “Si tratta di un cuore abbracciato dai ticinesi che vogliono davvero bene al Cardiocentro e per questo lo collocano all’interno dell’EOC”.

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