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12.02.2019 - 09:480

Il PPD: "La quarta rivoluzione industriale è realtà. Serve un fondo per la formazione digitale nelle scuole"

I deputati Fiorenzo Dadò, Maurizio Agustoni e Raffaele De Rosa inoltrano una mozione: "Quella della digitalizzazione resta una grande sfida per il tutto il Ticino"

TICINO – "Un fondo per la formazione digitale nelle scuole". È questo, in sintesi, quanto chiede tramite una mozione il Gruppo PPD +GG firmata dal Presidente cantonale Fiorenzo Dadò, dal capogruppo Maurizio Augustoni e dal vice-capogruppo Raffaele De Rosa.

L'iniziativa ha come obiettivo quello di "permettere agli allievi, ai loro insegnanti e alle scuole di adeguare, il più velocemente possibile, i rispettivi percorsi formativi, i programmi, la formazione, come pure l'hardware e il software, al fine di cogliere da subito le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e di fornire ai nostri giovani tutti quegli strumenti per essere adeguatamente preparati e formati una volta giunti sul mercato del lavoro".

Di seguito il testo della mozione:

"La quarta rivoluzione industriale è ormai realtà. Negli ultimi anni abbiamo assistito a trasformazioni senza precedenti, sia in termini di velocità che di contagio tra settori economici. Ma se, come emerge da diversi studi, la digitalizzazione in Svizzera è già ben avviata occorre capire come cambierà il mercato del lavoro e della formazione per riuscire a coglierne le enormi opportunità e a contrastarne i rischi.

Ad esempio, uno studio di Ernst&Young parla di un aumento, grazie alla digitalizzazione, di un 3% di impieghi all’anno da qui al 2030. Inoltre, si prevede che quando i nostri bambini saranno adolescenti molte professioni non esiteranno più, mentre ne nasceranno di nuove, oggi difficilmente immaginabili. 

Per ridurre i rischi per il mercato del lavoro, già oggi fin troppo sotto pressione, occorre da una parte sostenere le aziende nell’innovazione, in modo che possano creare impieghi ad alto valore aggiunto, ma dall’altra non bisogna perdere di vista la dimensione umana, mantenendo al centro dell’attenzione il valore della persona, con la sua dignità e la sua personalità, come pure le dimensioni sociale e formativa. 

La formazione di base e, sempre di più, la formazione continua rimangono punti determinanti. Formazione che deve, a sua volta, essere impartita da insegnanti aggiornati, motivati e preparati per affrontare quello che è un’autentica sfida anche per loro. Scuola e insegnanti che dobbiamo mettere nelle migliori condizioni per svolgere il loro compito, sempre più difficile in una società che pure sta cambiando rapidamente, nei valori e nelle abitudini. 

Il tutto senza dimenticare che la digitalizzazione non prescinde dallo sviluppo delle infrastrutture, in particolare della banda larga e della rete mobile 5G, che devono restare prioritarie, nei centri urbani come pure nelle zone periferiche. In un articolo di RegioSuisse (www.regiosuisse.ch) emerge infatti che senza lo sviluppo delle infrastrutture rischia di aumentare il cosiddetto digital divide (divario digitale tra centri e periferie). 

Quella della digitalizzazione resta quindi una grande sfida per il nostro Cantone tutto, dai giovani ai meno giovani, dagli studenti ai lavoratori e professionisti, dai Comuni al mondo dell’economia ticinese nel suo insieme.

Sebbene alcune valide misure siano già state introdotte, ancora tanto c’è da fare per aiutare i nostri giovani, ai cittadini e alle nostre imprese a cogliere tutte le opportunità che la digitalizzazione può offrire. Al fine di aiutare i nostri allievi, di ogni ordine di scuola, ad affrontare al meglio la sfida ed i cambiamenti che l’Industria 4.0 sta portando con sé, con la presente mozione si propone l’istituzione di fondo (dotato di un credito quadro quadriennale rinnovabile) con il quale aiutare la scuola ad affrontare l’insegnamento delle tecnologie digitali. 

Questo fondo per la formazione digitale nei vari ordini di scuola – che dovrà essere dotato dei fondi necessari – prende spunto da quello appena approvato in larga maggioranza dal popolo di San Gallo, il quale plebiscitandolo con il 70% di sì, ha avallato un credito di 75 milioni di franchi per promuovere le nuove tecnologie nelle scuole di tutti i livelli, dalle elementari alle universitarie. In particolare, i cittadini hanno detto sì alla creazione di un centro di competenze dell’insegnamento e della formazione delle tecnologie digitali per le scuole dell’obbligo e di un centro specializzato per le scuole superiori e universitarie."

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