BERNA – La Commissione europea ha discusso oggi delle relazioni tra la Svizzera e l'UE. Lo riferisce l'Ats, secondo la quale Bruxelles costata "la mancanza di progressi" con Berna. Non vi è alcuna necessità immediata di prendere una decisione. "La nostra porta rimane aperta", ha dichiarato Maros Sefcovic, vicepresidente dell'UE.
La Commissione invece non ha rilasciato dichiarazioni sulla questione dell'equivalenza borsistica, che scadrà automaticamente a fine mese se non verrà prorogata.
Nel dicembre 2017 l'Unione europea (UE) ha concesso per la prima volta alla Borsa svizzera l'equivalenza per un periodo di tempo limitato. Bruxelles ha legato la proroga all'avanzamento dei negoziati sull'accordo quadro tra la Svizzera e l'UE. Nel 2018 la Commissione europea aveva nuovamente prolungato tale equivalenza fino alla fine di giugno 2019.
Esattamente una settimana fa, il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker si era detto pronto a fornire "chiarimenti" sull'accordo quadro istituzionale, a seguito della richiesta svizzera. Ma non ci saranno nuovi negoziati e questi chiarimenti dovranno avvenire "nei prossimi giorni", aveva precisato.