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25.05.2020 - 10:290
Aggiornamento: 29.05.2020 - 10:03

Lugano, Fulvio Pelli: "Il sogno del nuovo polo sportivo rischia d'interrompersi con un referendum"

L'ex presidente del PLR picchia duro contro il progetto del Municipio: "Insieme al necessario si sta progettando anche l'inutile"

LUGANO - Sul nuovo polo sportivo il Municipio di Lugano vincerà la battaglia in Consiglio Comunale, ma perderà quella di un eventuale referendum. Parola di Fulvio Pelli che, stamane, ha lanciato il suo “avviso ai naviganti” dalle colonne del Corriere del Ticino.

L'ex presidente del PLR  pur “senza mettere in dubbio le esigenze di un nuovo stadio e di un palazzetto per altre attività sportive ed eventualmente anche per eventi”, si dichiara perplesso per il progetto presentato dall’Esecutivo “che chiede un credito di sola progettazione di oltre 13 milioni di franchi”. Perché? Perché, scrive l’Uomo del Monte, “insieme al necessario, si sta progettando anche l’inutile, o addirittura il controproducente: ad esempio delle torri nelle quali trasferire l’amministrazione comunale, svuotando gli stabili di un centro cittadino sofferente”.

Secondo Fulvio Pelli i Consiglieri Comunali si trovano oggi “in una nuova fase elettorale, quindi di ipersensibilità al consenso, invece che in quella decisamente più comoda della post elezione”. Ma “se fossero in grado di guardare un po’ più avanti”, consiglia, “misurando il passo non in funzione dei sogni ma dei reali bisogni della cittadinanza e delle stesse società sportive, forse un sì scontato si trasformerebbe in un ripensamento, perché se alleggerito dal carico di costruzioni e torri che poi bisogna locare mettendoci l’amministrazione cittadina (e magari anche qualche altra) per garantire agli investitori privati un reddito sicuro, stadio e palazzetto si potrebbero davvero realizzare, forse un po’ più adagio, ma nemmeno molto”

Quindi la conclusione che, come detto, somiglia a un avviso: se il Municipio vincerà davanti al Consiglio Comunale, scrive Pelli sul CdT, “io penso che perderà la seconda delle due battaglie necessarie, perché per 13 milioni non si lancia un referendum, ma per impedire di svuotare ulteriormente il centro cittadino forse sì, soprattutto perché le entrate della Città a causa della pandemia inevitabilmente scenderanno, e per lungo tempo, e l’importante costo finanziario dell’operazione progettata peserà parecchio sui conti della Città, e per molti anni. Il sogno allora si interromperà con un risveglio, come è normalmente suo destino. La realtà dell’aeroporto insegna”.

Staremo a questo punto a vedere se le parole di Fulvio Pelli troveranno sponda, e in che misura, nel gruppo PLR in Consiglio Comunale. Senza mai dimenticarsi che il capo dicastero titolare del dossier è il liberale radicale Roberto Badaracco….

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