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24.12.2021 - 12:070
Aggiornamento: 28.12.2021 - 12:23

Mirante, Bertoli, Carobbio: scosse nell'area rossoverde con vista 2023

Grandi manovre a sinistra in vista delle elezioni cantonali. La battuta tagliente di Gysin: "Avessi previsto le reazioni..."

BELLINZONA - Giovedì, verso sera, sul profilo Facebook di Amalia Mirante appare questo post: “Il partito socialista è al governo di questo Paese da un secolo. In tutti questi anni il nostro partito ha fatto crescere il Canton Ticino, ha contribuito al suo sviluppo economico e sociale, ha impedito derive pericolose. È una storia di cui noi socialisti andiamo fieri. Tra poco più di un anno e mezzo si voterà per decidere chi prenderà il posto dell’attuale consigliere di Stato socialista. In questo momento non ci devono interessare tanto i nomi, ma credo che debba essere chiaro a tutti e a tutte che il seggio del partito socialista deve rimanere al partito socialista. Il punto di partenza è questo: mantenere un socialista o una socialista al governo di questo cantone. Perché è necessario e perché è importante. E perché i militanti di questo partito dopo tutte le battaglie fatte lo meritano. Giù le mani dal seggio socialista”.

"Giù le mani da seggio socialista"

“Giù le mani dal seggio socialista”. Una chiamata alle armi da campagna elettorale, ma alle elezioni cantonali manca un anno e mezzo o giù di lì. A questo aggiungiamoci che nessun avversario del PS, nelle ultime settimane, si è reso protagonista di dichiarazioni minacciose verso lo scranno attualmente occupato da Manuele Bertoli. E quindi come spiegare un post tanto “agguerrito” quanto all’apparenza estemporaneo? Con un pizzico di malizia, ma neanche troppo, risulta difficile non cogliere un collegamento con le dichiarazioni fatte da Greta Gysin durante l’edizione speciale di “Detto tra noi”, in onda mercoledì scorso su TeleTicino. “Ci sto pensando”, ha detto la Consigliera Nazionale dei Verdi a proposito di una sua possibile candidatura al Consiglio di Stato nel 2023 (clicca qui). Magari su una lista unica d’area con il PS.

Mirante, nel suo post, non cita né Gysin né i Verdi, ma la tempistica e il contesto fanno intravvedere in filigrana proprio la deputata a Berna e il suo partito. La ragione è semplice. Soprattutto in caso di lista unica potrebbe esserci un nuovo Consigliere di Stato, sia socialista che ecologista. Un ministro che potrebbe restare in carica per una decina d’anni, segnando profondamente i rapporti di forza all’intero dell’area rossoverde. E non è un mistero che l’idea di perdere il seggio in Governo a vantaggio di un verde, agiti i sonni in casa PS. Anche alla luce del fatto che i socialisti sembrano un po’ in difficoltà nell’identificare un profilo forte elettoralmente, condiviso tra le varie anime del partito, tra i 40 e i 50 anni, possibilmente donna.

Manuele Bertoli: "Forse mi ricandido"

Un “nuovo” Consigliere di Stato, scrivevamo poc’anzi. Già perché fino a ieri tutti davano per scontata la partenza di Manuele Bertoli. Era stato lo stesso ministro della scuola a ribadire più volte che a fine legislatura avrebbe lasciato l’Esecutivo, in ossequio agli statuti del partito che prevedono 12 anni come durata massima di permanenza in Governo. Ma ieri ecco arrivare la sorpresa. Nelle interviste natalizie concesse a RSI e la Regione, il Consigliere di Stato PS ha fatto una mezza retromarcia: “Avevo detto di no per il 2023, ma alcune posizioni espresse sulla scuola mi fanno venire voglia di restare. Non escludo di ricandidarmi”.

È chiaro che una eventuale ricandidatura di Bertoli, che dovrebbe comunque ottenere una deroga dal congresso, cambierebbe e di molto le carte in tavola. Un conto è una lista con un uscente, un conto è una lista con un seggio libero in Governo. Le dinamiche, gli appetiti e la competitività tra i candidati, sono completamente diversi. Da capire se Bertoli abbia fatto questa uscita per motivi tattici - per congelare un pochino la situazione facendo un assist al suo partito - oppure se davvero pensa di restare.

Anche Marina Carobbio ci sta pensando

Oggi intanto la Regione ha dedicato una bella paginata alle grandi manovre a sinistra in vista delle elezioni cantonali 2023. I colleghi hanno trovato conferma sull’indiscrezione che voleva in ascesa le quotazioni di Marina Carobbio come papabile candidata: “Ci sto riflettendo. Non escludo di mettermi a disposizione”, ha dichiarato la Consigliera agli Stati. Riflessioni in corso anche da parte di Pelin Kandemir Bordoli. Mentre non è un mistero che Amalia Mirante, anche alla luce del post di ieri, abbia voglia giocare la partita.

La battuta tagliente di Gysin

Manca ancora tantissimo tempo, ma il clima nell’area rossoverde è più frizzante che mai. Chiudiamo con la battuta tagliente che Greta Gysin ha pubblicato stamattina su suoi canali social: “Avessi previsto le reazioni, avrei aspettato qualche giorno: non era mia intenzione agitare nessuno proprio prima di Natale”. E siamo solo all’inizio….intanto buone feste a tutti!

AELLE

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